Cronaca / Valchiavenna
Domenica 06 Dicembre 2015
«Anziani, sempre difficile intercettare i loro bisogni»
Festa di fine anno per chi si occupa della terza età in Valchiavenna
Zuccoli: «Riusciamo ad aiutare solo un 30%, e poi mancano strutture per malati di Alzheimer»
Giornata di festa, ma anche di rivendicazioni, quella di ieri per oltre 200 anziani e pensionati della Valchiavenna. Successo per la tradizionale festa di fine anno organizzata da Auser, Anteas, Ada, Centro Diurno e Associazione Amici Volontari Anziani. Sono intervenuti Fabio Colombera, neo segretario provinciale di Auser, Danila Barri segretaria di Anteas e Giovanni Tevisio, segretario regionale Uilp e responsabile di Ada. Quindi il pranzo e il pomeriggio in allegria con la Saverio Masolini Band.
A fare il punto della situazione per quanto riguarda il mondo della terza età in valle sono stati Giancarlo Bianchi per Anteas e Graziella Zuccoli per l’Auser: «Purtroppo con i nostri strumenti, che sono il numero verde telefonico di Auser e l’ufficio aperto nella sede Cisl, riusciamo a intercettare i bisogni solamente di una fetta limitata di anziani. Diciamo circa un 30%. Per questo fare una mappa dei bisogni non è semplice. Nemmeno, quindi, dare supporto a queste persone. Fortunatamente esiste ancora forte una rete fatta di vicinato e rapporti famigliari che supporta gli anziani».
Ci sono poi problematiche più evidenti, che riguardano soprattutto l’aspetto sanitario. La prima, ovviamente, è la mancanza di strutture per i malati di Alzheimer. L’unica iniziativa che vede una sinergia totale con l’ente pubblico è il servizio di trasporto per i malati in convenzione con la Comunità Montana. Un impegno costante per i volontari delle associazioni degli anziani.
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