Annone, Sidoti lascia dopo 30 anni di amministrazione: «Spero di essere stato il sindaco di tutti»

Patrizio Sidoti si è chiuso la porta del municipio alle spalle dopo 30 anni: la sua è stata una delle esperienze più longeve in amministrazione nella storia di tutto il territorio: ha alternato quattro mandati da sindaco - come l’ultimo, appena concluso - ad altri fieramente condotti all’opposizione; ha affrontato (nella legislatura appena trascorsa) un evento epocale come la pandemia, ma nella sua storia amministrativa ci sono state anche altre pagine indimenticabili: il crollo del ponte di Annone, che Sidoti visse sul posto - dove arrivò tra i primi e rimase quasi tutta la notte - e di cui gestì poi l’iter ottenendone la ricostruzione; prima ancora, fu il controverso protagonista della scelta di ospitare ad Annone l’impianto provinciale di compostaggio.

«Spero di essere stato “il sindaco di tutti” - dice - mettendomi al servizio di tutti i cittadini. Insieme a tutti gli altri amministratori che hanno collaborato con me, abbiamo cercato di dare la giusta attenzione all’immagine di un paese orgoglioso delle proprie radici e, al tempo stesso, capace di cogliere la spinta innovativa al passo coi tempi». Sidoti è stato anche il primo sindaco a dire di sì al festival musicale Nameless. Nel suo mandato, è nata altresì l’alleanza tra minoranza e amministrazione, che ha portato al listone unico vincitore - col neosindaco Luca Marsigli, per 12 voti - delle ultime elezioni. «Un obiettivo che ci siamo prefissati con le forze di opposizione - commenta - sono stati il dialogo e la collaborazione, convinti che siano la vera chiave del cambiamento. Abbiamo tracciato una strada».

L’eredità morale di Sidoti è altresì un appello: «Invito le nuove generazioni ad avere passione per la vita sociale e politica del paese, affinché ci sia sempre interesse e crescita nella nostra comunità». Il messaggio per i successori? «Proseguiranno realizzando sicuramente al meglio i progetti in corso - dice Sidoti - e migliorandoli con nuove iniziative; auguro loro anzitutto di non perdere mai di vista il fondamento per cui ci si mette in gioco: il bene, lo sviluppo del paese e del territorio, di cui Annone è parte integrante».

A Sidoti stanno giungendo attestazioni di riconoscenza e stima da più parti: cittadini, associazioni - tra cui la locale sezione dei cacciatori. C’è chi, come il concittadino Stefano Perego (partecipe di diverse iniziative culturali), ricorrenza alla “lettera aperta” per additare Sidoti come «esempio di dialogo e di collaborazione», rifacendosi altresì a Massimo Bernardini per richiamare la «formazione profondamente cristiana» e a Bob Dylan per l’auspicio finale: «Che tu possa sempre fare qualcosa per gli altri; e che tu possa lasciare che gli altri facciano qualcosa per te».

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