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Venerdì 11 Novembre 2011
Annone: la Seatek
conquista i mercati
Si chiamano isole tecnologiche di produzione. Sono la soluzione organizzativa adottata dalla Seatek di Annone, che costruisce motori per motoscafi. L'impresa di Annone occupa 25 dipendenti, di cui 4 ingegneri e 13 operai.
ANNONE - Si chiamano isole tecnologiche di produzione. Sono la soluzione organizzativa adottata dalla Seatek di Annone, che costruisce motori per motoscafi.
Per capire cos'è un'isola tecnologica di produzione siamo andati a chiederlo a Pietro Luigi Fumagalli, presidente di Seatek, 25 dipendenti, di cui 4 ingegneri e 13 operai, che nel settore è stata ribattezzata la "Ferrari del mare". Ogni anno la Seatek realizza un centinaio di motori marini, con una potenza che varia da 660 a 1500 cavalli, che pesano tra gli 800 e i 1.800 chili e hanno un valore economico compreso tra i 45 e i 130 mila euro, questo è il costo dell'ultimo motore realizzato, un dodici valvole.
Questi motori vengono montati su imbarcazioni velocissime, e richiesti dalla Guardia di finanza italiana e dalle polizie straniere. Recentemente anche gli agenti di Singapore e Hong Kong hanno optato per i motori Seatek, e da dieci anni riforniscono i Navy Seals, il corpo speciale della marina degli Stati Uniti, le "teste di cuoio" del mare.
Questi speciali motori non vengono realizzati in serie, ma la costruzione avviene manualmente ed è affidata a un operaio specializzato che se ne prende cura dall'inizio alla fine: «Un solo uomo si occupa del montaggio di tutto il motore e ogni fase di costruzione viene certificata su una scheda - racconta Fumagalli - alla fine dell'assemblaggio, al motore viene assegnato un numero di serie, che è lo stesso che compare sulle schede certificate, che vengono raccolte e firmate dall'operaio che si è occupato della produzione. Il libretto di nascita è personalizzato per ciascun prodotto Seatek». Ogni operaio è responsabile di ciascuna isola tecnologica e nello stabilimento ci sono cinque isole, più alcune aree di lavoro che si occupano dell'assemblaggio di alcune componenti semplici del motore. La Seatek ha un fatturato che si aggira attorno ai 5 milioni euro, che nel 2011 rischia di essere in flessione del 30% a causa della crisi. Gli utili in azienda sono sempre stati reinvestiti in ricerca e sviluppo: «Non temiamo la concorrenza cinese o asiatica, perché un motore come il nostro se lo scordano, noi abbiamo una conoscenza talmente approfondita e una competenza ingegneristica che non ha rivali. I nostri ingegneri stanno lavorando sul potenziamento di motori a basso consumo, più leggeri e di maggior durata».
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