Annone, Longoni e le cave:
"Ancora troppo cemento"

«Ci chiediamo quanti Comuni del nostro territorio - afferma - abbiano adottato, o anche solo valutato la revisione della propria pianificazione urbanistica in modo coerente con determinate affermazioni: cioè, piani di governo del territorio "a crescita zero"»

ANNONE «Solo se si sostenesse la possibilità di adottare scelte urbanistiche che limitino o addirittura escludano la cementificazione e le nuove edificazioni, si potrebbe continuare ad affermare in maniera davvero coerente e risoluta il "no" incondizionato alle cave»: sul tema caldo della pianificazione nella provincia di Lecco interviene Marco Longoni.
 
Prende posizione severa, fuori dal coro dei «no senza se e senza ma» ripetutamente risuonato nelle ultime settimane (alimentato altrove anche dal centrosinistra): lo fa sull'ultimo «informatore dei circoli del Pd dell'Oggionese»; Longoni è anche consigliere comunale ad Annone (incluso, come il vicino Civate, nella pianificazione provinciale).

«Ci chiediamo quanti Comuni del nostro territorio - afferma - abbiano adottato, o anche solo valutato la revisione della propria pianificazione urbanistica in modo coerente con determinate affermazioni: cioè, piani di governo del territorio "a crescita zero"».

Longoni, di professione avvocato, è una figura di spicco nota e stimata per l'impegno civico e sociale (missionario laico a Kinshasa, è stato insignito lo scorso dicembre del premio in memoria della dottoressa Graziella Fumagalli e di suor Erminia Cazzaniga).

Tutti i dettagli sull'intervento di Longoni, su "La Provincia di Lecco" in edicola sabato 4 febbraio.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Documenti allegati
Eco di Bergamo Il no alla cava di Annone