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Mercoledì 12 Ottobre 2011
Annone: dalla Seatek
un motore ultraleggero
La Seatek di Annone ha presentato al Salone di Genova una vera "chicca": è il nuovo motore Seatek 12 4V 21, 4 tempi, che ha già preso la strada dell'estremo Oriente per l'applicazioni su navi militari. È il motore più leggero al mondo.
Ma è stata la vela a tenere banco per tutti i nove giorni di apertura del 51° Salone Nautico Internazionale in Fiera di Genova.
Tra i protagonisti della rassegna, sicuramente è stato il Mattia 52 piedi (15.85 metri) presentato da Enrico Contreas di Mattia Srl di Dervio, ancorato alla Marina. È andato a visitarlo anche il ministro Roberto Maroni, fermandosi a lungo sul catamarano per conoscerne tutti i segreti. «Il ministro arrivava dalla visita ad una barca francese - spiega Contreas - e ha apprezzato la differenza. Tra l'altro mi ha detto che era stato allievo alla scuola di vela di mio padre Tullio alla Lega Navale Italiana di Varese». Come va la nautica? «La crisi è sotto gli occhi di tutti e non si sa quando ne usciremo. Gli effetti sono evidenti nel netto calo di visitatori agli yacht e alla barche a motore in genere. L'interesse della fiera di quest'anno si è concentrato sulla vela e ciò fa ben sperare in un rilancio. Diciamo, quindi, che la recessione è riuscita almeno a far riscoprire la vera passione marinara che solo la barca a vela può interpretare».
Quali i suoi progetti? «Sto preparando il nuovo catamarano Mattia 60 di 19 metri, frutto di un progetto innovativo e altamente tecnologico, che presenterò l'anno prossimo». I dati economici presentati al salone, confermano purtroppo la recessione. Le esportazioni crescono, anche se poco. A picco, invece, il mercato nazionale. In un solo anno la produzione per l'export della cantieristica nazionale è cresciuta del 9 per cento, mentre quella per il mercato interno è calata del 33 per cento. Nel 2008, prima della crisi, l'industria nautica vendeva in Italia il 53 per cento. La recessione mondiale - dicono gli operatori - ha allargato sempre più la forbice tra i mega yacht dei nababbi e la piccola nautica, con la riduzione ai minimi storici della fascia media. A ciò - rimarcano con preoccupazione gli addetti - va aggiunto l'accanimento crescente del fisco verso il diportismo nautico, che blocca le vendite.
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