
Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 09 Settembre 2018
Andrea e Nepal, nove vette in un mese
Il giovane valtellinese e il pastore cecoslovacco hanno conquistato insieme le cime oltre i 4.000 metri. Il cane sta in cordata indossando un imbrago da arrampicata - Prossimo obiettivo la scalata del Monte Bianco.
Una coppia davvero inusuale, unica, ma altrettanto affiatata: è quella formata da Andrea Scherini, 25 anni, impiegato della Banca Popolare di Sondrio, guida alpina (è accompagnatore di media montagna) e istruttore di nordic walking, e dal suo cane Nepal, un pastore cecoslovacco di poco più di tre anni. Insieme, il giovane valtellinese e il suo cane hanno conquistato nel breve spazio di un mese nove cime collocate oltre i 4.000 metri d’altezza.
La prima impresa è datata 5 agosto (curiosamente e casualmente il giorno del terzo anniversario del primo incontro tra Andrea Scherini e Nepal) quando i due sono arrivati in cima prima al Breithorn occidentale e poi al Breithorn centrale, montagne di confine che separano la Valle d’Aosta e la Svizzera :«Quando andiamo in montagna - racconta Scherini - metto Nepal in cordata e infatti sul Breithorn era legato davanti a me e indossava un imbrago da arrampicata che riporta anche il suo nome, una pettorina che si usa anche per il soccorso alpino».
Quasi un mese dopo, Nepal e il suo padrone hanno ottenuto un record davvero notevole: i due, infatti, dal 2 al 4 settembre hanno conquistato sette cime oltre i 4.000 metri d’altezza del massiccio del monte Rosa, di cui cinque in un’unica giornata. Da segnalare, soprattutto, l’arrivo in cima alla Punta Zumstein (4.563 metri), mentre sono state Punta Giordani, Piramide Vincent, Balmenhorn, Ludwigshohe, Punta Parrot e Punta Gnifetti le altre vette conquistate: «All’inizio, quando mi vedevano in montagna con Nepal - racconta Scherini - molti erano scettici e mi chiedevano: “Cosa ci fai qui con lui? Non ha freddo? Ce la fate ad arrivare in cima?” Insomma, la sua presenza era percepita come un pericolo anche per me. Poi vedendo come si muove Nepal in montagna e i risultati che abbiamo raggiunto, in realtà mi dicono che portarlo con me è una bella idea». Proprio Nepal, peraltro sta seguendo l’addestramento per la ricerca dei dispersi.
L’ultimo anno è stato dunque molto intenso per il cane di razza lupo cecoslovacco e Andrea Scherini, che però ha ancora ben impresso come tutto è iniziato tre anni fa: «Ho trovato un annuncio su internet - spiega il giovane valtellinese - una mamma aveva avuto 5-6 cuccioli e Nepal si è liberato per caso, visto che la persona che avrebbe dovuto prenderlo con sé poi ha rinunciato. Quando sono andato a Genova per vederlo e prenderlo c’erano tutti i cuccioli e uno di loro di è subito corso incontro e ha iniziato a giocare: era proprio Nepal, quindi direi che è stato lui a scegliere me».
Nel corso degli anni, poi, Nepal ha preso parte e si è aggiudicato vari concorsi di bellezza: «Per gioco ho portato Nepal - prosegue Scherini - a un concorso internazionale a Erba e lo ha vinto, poi si è aggiudicato anche il campionato italiano. In seguito ha vinto anche due concorsi in Austria, altrettanti in Slovenia, tre in Austria, uno in Croazia».
Tanto è stato ottenuto, finora, ma molti sono anche gli obiettivi futuri, legati soprattutto alla montagna, che per entrambi rimane la più grande passione: «Mi sto organizzando per una o due cucciolate - svela Scherini, originario di Montagna - per far sì che non si perda la “linea” di Nepal. L’obiettivo vero, però, è quello di scalare il Monte Bianco nel 2019 e poi ci sono due sogni che si chiamano Kilimangiaro e campo base dell’Everest. Al momento si tratta di idee “folli”, il problema è soprattutto il volo che è lungo e Nepal dovrebbe andare in stiva. Vorrei realizzare questi sogni, ma sempre in sicurezza sia per me sia per Nepal». Per continuare a scrivere le pagine «di un pezzettino di storia cinofilo-alpinistica».
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