Homepage / Morbegno e bassa valle
Mercoledì 20 Febbraio 2013
Andalo, la protesta di un residente
«La Gimoka fa troppo rumore»
La casa del signor Romano confina con il piazzale dell'azienda di torrefazione e da quattro anni l'attività sul piazzale causa molto fastidio, tanto che l'uomo si è rivolto all'Arpa per due volte e ha chiesto l'intervento del Comune
ANDALO - Da quattro anni Francesco Romano, residente ad Andalo, ha ingaggiato una lotta personale contro la Gimoka. L'azienda di torrefazione del caffè, secondo la denuncia del privato, ha una gestione troppo rumorosa del piazzale. La villetta di Romano confina con l'azienda e nel 2008, esasperato dai decibel alti, l'uomo chiese l'intervento dell'Arpa. L'agenzia regionale rilevò «il superamento del limite di immissione differenziale, durante l'ordinaria attività lavorativa».
È a questo punto che il Comune, sollecitato dall'ente regionale, invita Gimoka ad adottare i provvedimenti necessari per attutire i rumori. In realtà non succede nulla, tant'è che pochi mesi dopo, tramite lo studio legale Scamoni, Romano fa presente alla ditta che le emissioni «si propagano già dalle ore 5,30 del mattino, accentuando ancora di più lo stato di malessere» che diventa sempre più insopportabile, tanto che l'andalese pensa addirittura di lasciare la propria casa e trasferirsi, in affitto da qualche altra parte.
Il residente e il suo avvocato fanno presente al Comune che le opere realizzate, vale a dire parte del cortile esterno da dove proviene l'inquinamento acustico, «sono su un terreno destinato standard a rispetto stradale, quindi tra le zone soggette a tutela».Circa un anno fa la situazione si complica ulteriormente. Nell'area viene realizzata una struttura in ferro per la lavorazione del caffè, anch'essa in fascia di rispetto stradale, che genera altro rumore.
Arpa nel novembre dello scorso anno fa un altro controllo e conferma, ed è la seconda volta, il superamento dei limiti di legge, pretendendo dal Comune un intervento che obblighi la ditta ad effettuare la bonifica acustica, che però, puntualmente non arriva. Wwf ed Arci a questo punto scrivono al Comune «per chiedere che si ristabilisca il rispetto della legge e della legalità sospesi nel periodo 2 settembre 2008-19 novembre 2012 e che perdurano tuttora».
© RIPRODUZIONE RISERVATA