Cronaca / Circondario
Giovedì 09 Maggio 2019
Ancora uno sversamento nel lago
«Basta, ora un dossier per la Procura»
PescateUna lunga striscia schiumosa visibile a distanza: è il terzo caso in pochi giorni
Il sindaco: «Forse è materiale trasportato, forse c’è chi lava i motori del suo motoscafo»
Una lunga striscia schiumosa, che attraversava il lago ed era visibile perfino da grande distanza. Ancora un episodio di inquinamento nel lago di Garlate, il terzo a pochi giorni di distanza. Dopo Calolzio anche Pescate deve fare i conti con l’inquinamento delle acque.
Per questo motivo il sindaco Dante De Capitani, oltre a invocare l’intervento delle autorità, sta preparando un dossier da presentare in Procura per chiedere che si faccia luce su chi sta continuando a inquinare il lago. Non c’è pace per le acque e la fauna locale, continuamente bersagliati da sversamenti inquinanti.
«Non è arrivata a riva»
A spiegare quanto accaduto, ieri mattina, è il primo cittadino: «In mattinata, uno dei componenti del gruppo “Sentinelle pescatesi”, mi ha segnalato quanto stava accadendo e ha inviato le foto che mostrano la presenza, in mezzo al lago, di una sostanza schiumosa che si estendeva in lunghezza su un’ampia superficie». De Capitani ha raggiunto la riva per cercare di capire cosa stesse accadendo.
«Ho effettuato un sopralluogo. Per fortuna, questa volta, la sostanza non ha raggiunto la riva e la spiaggia. Come invece era avvenuto a fine aprile, quando abbiamo trovato pesci morti e uccelli acquatici imbrattati da una sostanza oleosa ed era stato necessario l’intervento del Wwf per aiutare gli animali, mentre le carcasse erano state esaminate dalla Polizia provinciale. Poi, alcune ore dopo, a causa della pioggia e delle correnti ha iniziato a dissolversi, senza però mai arrivare sulle sponde».
Le possibili ipotesi
Senza appositi controlli, il sindaco può solo azzardare ipotesi: «Non credo che c’entri il solito depuratore di Lecco, in questo caso. Credo che sia troppo distante da dove sono comparse le macchie. So solo che la cosa avviene in mezzo al lago, dove nessuno da terra può vedere, magari si tratta di sversamenti o di qualcuno che lava il motore del proprio motoscafo. Ma potrebbe essere anche qualcosa portato dalle correnti. Il comune di Pescate non ha gli strumenti per effettuare ricerche. So solo che questa situazione deve finire. La Provincia di Lecco, autorità preposta alla tutela ambientale deve intervenire perché è certo che qualcuno sta abusivamente scaricando sostanze nocive nel bacino». Per questo De Capitani sta pensando di rivolgersi alle autorità: «Sto preparando un dossier con tutta la documentazione che riguarda gli ultimi episodi di inquinamento che abbiamo avuto e appena sarà pronto, lo porterò in Procura perché si effettuino indagini e tutte le valutazioni del caso».
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