
Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 30 Luglio 2014
Anche le bici vanno in albergo
Nove bike hotel in Valmalenco
si sono uniti in un unico progetto, denominato Bike Bernina,
Valmalenco
La Valmalenco ha inaugurato i suoi primi nove bike-hotel. Si tratta del Tremoggia, del Roseg, del Miramonti, del Gembro, del Chiareggio, e dei rifugi Bosio-Galli, Zoia, Cà Runcasch e Cristina.
Sotto l’egida dell’Associazione operatori turistici della Valmalenco guidata da Andrea Lenatti, contitolare del Tremoggia, i nove albergatori e rifugisti malenchi si sono uniti in un unico progetto, denominato Bike Bernina, cui stavano lavorando da tempo, col supporto tecnico di Marzia Fioroni e di Federico Muffatti.
«Il lavoro fino a qui svolto è positivo – sottolinea Andrea Lenatti – come positiva è l’esperienza di collaborazione fra le strutture coinvolte. Attendiamo, ora, che vengano ultimati il Bike Park al Palù e i percorsi di Mountain bike progettati in tutta la valle».
In pratica, tutte e nove le strutture, di cui tre (albergo Roseg, rifugio Bosio-Galli e rifugio Zoia) già rappresentate con apposita scheda sul sito internet www.bikebernina.it, si sono dotate dei requisiti indispensabili per diventare bike-hotel acquistando materiali per allestire, al loro interno, delle ciclo-officine, dedicando uno spazio apposito al ricovero delle bici, un angolo alla presentazione di itinerari indicati da apposite cartine, fino a garantire il servizio lavanderia con stendino in camera.
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