Cronaca
Giovedì 01 Novembre 2018
Amianto scaricato nella roggia
È allarme inquinamento a Erba
Durante la pulizia dell’alveo nella zona di via Alserio sono emersi lastre e tubi rotti: subito iniziata la bonifica. Altri materiali pericolosi sono nell’ex tiro a segno di via Milano
Duecento metri di torrente sono stati utilizzati per decenni come una discarica di amianto e di altri materiali inquinanti. Lo hanno scoperto nei giorni scorsi gli operatori impegnati nella manutenzione straordinaria della roggia Fiume, nel tratto compreso tra il ponte della provinciale Lecco-Como e via Alserio.
Il taglio della vegetazione ha riportato alla luce lastre, tubi e frammenti di amianto, oltre a trenta scarichi abusivi. L’amministrazione comunale ha già affidato a un’azienda specializzata la rimozione dei materiali pericolosi.
«Per anni - ricorda l’ingegnere Nicola Santoro, responsabile dell’ufficio ambiente e direttore dei lavori - la roggia Fiume è rimasta sommersa dalla vegetazione. Nelle scorse settimane sono stati effettuati importanti lavori di pulizia e bonifica nell’ambito del progetto Risorgive finanziato dalla Fondazione Cariplo: il taglio degli alberi morti ha regalato belle sorprese, come la riscoperta di due vecchi mulini sepolti dalle piante, ma anche questa amara sorpresa».
L’amianto è certamente è il rinvenimento più pericoloso, ma le sorprese non si fermano qui. «Gli interventi di manutenzione della roggia - continua Santoro - hanno consentito poi di individuare una trentina di scarichi abusivi. Si tratta di tubature che scaricano all’interno del corso d’acqua anziché nelle fognature: tutte sono già state chiuse da parte degli operatori presenti sul posto».
Altro amianto è stato individuato nelle scorse settimane in corrispondenza dell’ex tiro a segno di via Milano, un’area che è entrata recentemente nel patrimonio comunale. «Su questo terreno - spiega il dirigente Pescialli - sono presenti delle costruzioni abusive che devono essere abbattute, ma anche dell’amianto. In questo caso l’intervento di pulizia verrà effettuato dall’azienda Erbambiente».
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