Altre sette telecamere in Bassa Valle

La Comunità montana porta così a termine il progetto videosorveglianza varato nel 2016. Si aggiungeranno alle otto già operative e saranno collocate tra Dubino e Talamona - Un impegno da 300mila euro

Morbegno

Cresce la videosorveglianza in Bassa Valle con nuove postazioni per rendere «ancora più efficiente il sistema di controllo del territorio e aumentare la percezione della sicurezza da parte dei cittadini». Il progetto di videosorveglianza varato sin dal 2016 dalla Comunità montana di Morbegno si arricchisce di nuove postazioni, sette, oltre alle otto già attive, con telecamere che rilevano le targhe delle auto in transito ed effettuano riprese sulle zone circostanti. Il secondo lotto funzionale, per un importo che sfiora i 300mila euro coperti con fondi della Provincia, del Bim e dello stesso ente comprensoriale, è stato approvato dalla giunta esecutiva e verrà realizzato nell’autunno prossimo. I punti di ripresa e gli apparati di radio trasmissione saranno installati ad Ardenno, Buglio in Monte, Dubino, Gera Lario, in località Sant’Agata, Morbegno, Rogolo, Talamona, in corrispondenza dello svincolo del Tartano e a Traona. Andranno ad aggiungersi a quelli già presenti a Albaredo, Buglio in Monte, Cosio Valtellino, Forcola, Mantello e Morbegno. La scelta è avvenuta sulla base di un confronto tra la Cm, i Comuni, la polizia associata e le forze dell’ordine, anche in considerazione dei riscontri avuti con i primi otto impianti. È inoltre previsto il potenziamento del sistema informatico centrale per reggere il maggiore carico dati dovuto all’ampliamento dei punti di ripresa. «La videosorveglianza rappresenta una delle nostre priorità - sottolinea il presidente della Cm, Christian Borromini - la risposta concreta alle sollecitazioni dei cittadini che, negli ultimi anni, hanno visto aumentare il senso di insicurezza a causa dei numerosi furti che si verificano sul nostro territorio. La Bassa Valtellina è più esposta e serviva un sistema efficiente ed efficace che a breve verrà completato: con le telecamere installate in punti strategici collegate con la centrale operativa realizziamo un controllo in presa diretta su tutti gli accessi». Il progetto aveva partecipato al bando della Regione risultando il migliore sui 160 presentati e ottenendo un finanziamento che si era aggiunto ai fondi propri e ai contributi erogati da Provincia e Bim. Al costo del primo lotto, pari a 260mila euro, si sommano i quasi 300mila necessari per la realizzazione del secondo, per un totale che supera il mezzo milione di euro. «Il progetto di questo secondo lotto - spiega il consigliere delegato Domenico Quaini - prevede il potenziamento della centrale per l’acquisizione e l’archiviazione dei dati, l’ampliamento della rete per la trasmissione delle immagini e la realizzazione di una rete wi-fi per collegare tutti i dispositivi installati. In questo modo avremo un sistema integrato a copertura dell’intero territorio mandamentale».

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