Il velo rosso sulla F10, la 56.ma monoposto assemblata dalla Ferrari per la Formula 1, è stato sollevato dai piloti del Cavallino. La vettura, nata dal progetto 661, è caratterizzata da un profilo anteriore particolarmente tagliente: il muso affusolato appare più alto rispetto al passato, mentre il serbatoio - in virtù dei regolamenti che nel 2010 vieteranno i rifornimenti in gara - ha dimensioni più che raddoppiate rispetto al Mondiale 2010. Gli pneumatici sono più stretti, mentre il Kers, il dispositivo di riciclo dell'energia cinetica sviluppata in frenata, è stato accantonato per decisione collettiva delle scuderie del Mondiale. "Abbiamo le potenzialità per fare bene, è una stagione che deve rappresentare una svolta per il futuro", ha spiegato Domenicali.
Il capo del team di Maranello ha quindi strizzato subito l'occhio al nuovo pilota del Cavallino, lo spagnolo Fernando Alonso: "E' due volte campione del mondo, non c'è due senza tre", ha affermato Domenicali; "arriva al momento giusto, per lui e per noi". Domenicali si è poi rivolto all'altro pilota della Ferrari, il brasiliano Felipe Massa, reduce da una stagione interrotta dal terribile incidente nelle qualifiche del Gran Premio di Ungheria. "Dopo una stagione drammatica come quella dell'anno scorso, ma anche fantastica per la nascita di suo figlio, Felipe può dimostrare il pilota che è. Felipe - ha detto Domenicali - può riprendere da quel rettilineo in Ungheria, dove il destino lo aveva fermato. Abbiamo due piloti straordinari dal punto di vista professionale ed umano".
ApCom
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