Editoriali
Venerdì 21 Giugno 2013
Alluvione a Lourdes
A rischio i pellegrinaggi
Santuari chiusi, tre metri d’acqua nella basilica sotterranea. Danni per decine di Milioni. A Lourdes a rischio i pellegrinaggi estivi
È un tunnel senza fine la mancata primavera francese. Fino a 10 giorni fa, freddo e pioggia come l’inverno non fosse mai finito, poi caldo e pioggia torrenziale ovunque. Tre i morti finora, ingenti i danni, intere regioni in stato di calamità naturale, trasporti interrotti. Non è stata risparmiata neppure Lourdes con la sua grotta di Bernadette: allagata, pellegrini evacuati, devastazioni e danni per milioni di euro, riapertura in forse.
Le tre vittime dell’ennesima ondata di maltempo sulla Francia in questa stagione sono state registrate nelle ultime 24 ore. Annegate, due imprigionate nella loro auto sommersa dalle acque.
Lourdes, il luogo di pellegrinaggio più famoso del mondo cattolico, vive ore difficili, i santuari sono stati invasi dalla piena del fiume Gave de Pau, come e peggio dello scorso ottobre. I danni sono enormi, in alcuni punti le strade sono
sprofondate, l’asfalto si è spaccato e tutti i 50 ettari del sito appaiono in stato “apocalittico”, racconta un dipendente, come molte altre zone dei Pirenei francesi. Sono oltre sei milioni all’anno i visitatori che affluiscono alla Grotta in cui la Vergine è apparsa ad una giovinetta, Bernadette Soubirous, nel 1858. C’è poco meno di mezzo metro di fango in terra, in alcuni punti si arriva a un metro e
mezzo. Nei giorni scorsi tutti i pellegrini e i turisti sono stati allontanati, ieri i cancelli del Santuario sono rimasti sbarrati e si può entrare soltanto nella basilica dell’Immacolata Concezione, che si trova in alto e alla quale si
può accedere senza passare dalla Grotta.
C’è tristezza e disappunto, ma anche preoccupazione per il futuro, soprattutto
quando - all’inizio del rientro negli argini del fiume - si sono cominciati a vedere i danni disastrosi. Ad ottobre, il sito - che è privato e non può ottenere aiuti pubblici - aveva fatto ricorso anche alla generosità dei fedeli per trovare 1,3 milioni di euro per le riparazioni. Stavolta il padre economo dei Santuari, Thierry Castillo, ha parlato di “situazione gravissima” e danni “per diversi milioni”, in un contesto già di ribasso dei visitatori per le conseguenze della crisi economica.
Per padre Mathias Terrier, direttore della comunicazione, “non si riesce a immaginare come riaprire in condizioni accettabili, nè ora nè nelle prossime settimane”. L’alta stagione cade fra luglio e agosto, quando fra i 20.000 e i 40.000 visitatori al giorno si accalcano nei 22 luoghi di culto e nelle due strutture attrezzate per l’accoglienza dei malati. I più ottimisti sperano tuttavia che, se il maltempo cesserà, dopo “alcuni giorni” necessari alle prime sommarie pulizie si potrà accedere almeno alla Grotta e alla basilica di Notre-Dame del Rosario. Tutti i programmi di pellegrinaggio saranno modificati perchè le due chiese di maggior capienza, Santa Bernadette e San Pio X, sono letteralmente devastate. Entrambe, come le vasche per le abluzioni dei malati, potrebbero
saltare completamente la riapertura estiva.
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