Cronaca / Sondrio e cintura
Lunedì 20 Giugno 2016
Allevatori, sciopero contro i tagli all’Apa
Non piace ai sindacati la conversione in part-time dei contratti degli addetti dei servizi tecnici.
Dopo la protesta si passa allo sciopero. Per la giornata di martedì Fai-Cisl, Flai-Cgil, Uila Uil e Confederdia regionali unitariamente proclamano uno stop di otto ore di tutti i lavoratori del sistema allevatori lombardo per protestare contro i licenziamenti che le Associazioni Allevatori Lombardia intendono effettuare a partire dai tecnici Sata.
«Dalle 9,30 alle 13 ci sarà un presidio davanti alla sede del Consiglio regionale a Milano per protestare contro la Regione Lombardia che è corresponsabile, con il ministero dell’Agricoltura, del mancato avvio dei bandi Psr Europei che permetterebbero il finanziamento delle attività di consulenza e il ritiro dei licenziamenti».
In provincia di Sondrio i dipendenti dell’Apa sono quindici e cinque persone sono impegnate nel servizio di assistenza tecnica Sata. La direzione ha deciso di puntare sul part-time per evitare il licenziamento che ha colpito i colleghi delle altre province lombarde. Ma questa misura non piace alla Uila.
«Non comprendiamo le ragioni di questa scelta – sottolinea Donatella Canclini, segretario provinciale del settore agroalimentare della Uil -. Noi abbiamo firmato a marzo un accordo di Cisoa, la cassa integrazione di questo comparto. Ora non capiamo perché prima di ricorrere alla riduzione dell’orario non si utilizzano gli ammortizzatori sociali previsti dalla legge. Tra l’altro dobbiamo sottolineare che con un eventuale riduzione di orario, successivamente gli ammortizzatori sarebbero sostanzialmente proporzionali al tipo di rapporto. Ecco perché chiediamo di passare alla Cisoa».
Sata è l’acronimo del Servizio di assistenza tecnica agli allevamenti, affidato alle Apa dalla Regione Lombardia dal luglio 1995, in sostituzione dei precedenti piani di assistenza tecnica. Da gennaio 2015, cessato l’aiuto della Regione, il servizio è offerto autonomamente da Aral e Apa con l’obiettivo di migliorare la gestione dell’azienda zootecnica. C’è stato un aumento delle quote a carico delle imprese e per evitare un pesante passivo è stata adottata la cassa integrazione per gli operatori. A livello periferico nelle Apa operano agronomi, veterinari e zootecnici che forniscono consulenza qualificata agli allevamenti che aderiscono volontariamente al servizio. Le azioni sono numerose: visite in azienda dei tecnici, informazione, divulgazione, prevenzione e introduzione di innovazioni tecnologiche.
La consulenza alle aziende è svolta attraverso l’azione sinergica dei tecnici, agronomi e veterinari, mirata al miglioramento dell’efficienza del processo produttivo dell’allevamento ed alla qualità dei prodotti. Disagi per le aziende Sono circa 4.500 le aziende lombarde che aderiscono al servizio e nelle quali i tecnici intervengono regolarmente.
«Con questa battaglia noi non difendiamo soltanto i lavoratori di Apa, ma un intero settore - conclude Donatella Canclini -. La maggior parte delle aziende ha dimensioni molto ridotte e il futuro dipende dalla disponibilità di servizi di alto livello a costo accessibile. Si tratta di quelle realtà che difendono il territorio e valorizzano l’enogastronomia e il turismo».
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