Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 08 Novembre 2015
Allevatori della Valle alla guerra del latte: «Già persi 4 milioni»
Manifestazione a Ospedaletto Lodigiano. Coldiretti guida il presidio contro le multinazionali . «Il prezzo riconosciuto ai produttori non ripaga i costi».
Quattro milioni di euro di mancato guadagno. È quanto hanno perso gli allevamenti da latte della provincia di Sondrio dal luglio 2014 a ottobre di quest’anno a causa del crollo del prezzo del latte alla stalla, precipitato dai 44 centesimi al litro pagati in media fino a metà dello scorso anno ai 34 centesimi registrati in diversi casi nell’ultimo periodo.
Il dato emerge dalle prime stime della Coldiretti regionale in occasione di quella che viene chiamata senza mezzi termini guerra del latte, con migliaia di allevatori che hanno lasciato le campagne. Ieri, dalle prime ore del giorno, gli allevatori provenienti da diverse regioni sono all’assedio del centro di distribuzione dei prodotti della multinazionale del latte francese Lactalis a Ospedaletto Lodigiano. C’erano anche il ministro dell’Agricoltura, Maurizio Martina e il presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo. All’origine di una cifra tanto rilevante ci sono i centesimi, da dieci a quasi trenta, che separano i prezzi garantiti dalla cooperazione locale da quelli delle multinazionali. «La stragrande maggioranza dei produttori valtellinesi e valchiavennaschi vende il proprio latte alle cooperative, società che garantiscono da oltre quaranta fino a quasi sessanta centesimi al litro – premette Andrea Repossini, direttore della sezione sondriese di Coldiretti -. Ma ci sono varie aziende, almeno trenta di dimensioni rilevanti, che operano al di fuori da questo circuito virtuoso. Dalla moltiplicazione di questa differenza per il numero di litri venduti si arriva a questa cifra mostruosa».
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