Economia / Sondrio e cintura
Martedì 16 Febbraio 2016
Aler, inversione di tendenza in Valle
In calo gli affittuari che non pagano
Secondo i dati dell’Azienda si è passati dal 9,49 del 2014 all’8,64 dell’anno scorso.
È un numero in controtendenza il dato sulla morosità reso noto dall’Aler (Azienda lombarda per l’edilizia residenziale)di Sondrio: si passa dal 9,49 del 2014, all’8,64 del 2015. L’attività di monitoraggio dei crediti e del recupero della morosità, nonché del suo contenimento, è uno degli obiettivi prioritari di Aler.
Dal punto di vista operativo, gli interventi sulla morosità consistono nel controllo mensile degli incassi, nei solleciti costanti e tempestivi all’inquilino non in regola con i pagamenti, attraverso circolari e raccomandate, nel contatto con i servizi sociali di riferimento per il confronto sull’effettiva situazione famigliare ed economica degli utenti morosi.
Senza dimenticare il lavoro di differenziazione dei sistemi di pagamento e di sostegno al reddito attraverso l’erogazione di contributi. Un sistema che trasforma e rinnova nel segno dell’impegno reciproco, il rapporto tra inquilino e azienda: Aler è riuscita a contenere il dato sulla morosità anche ascoltando le persone in condizioni di bisogno, leggendo il problema della morosità dal punto di vista sociale e non meramente economico. «In questo territorio - spiega il presidente Aler di Bergamo, Lecco e Sondrio, Luigi Mendolicchio –, nonostante le difficoltà, si cerca comunque di ottemperare alle proprie insolvenze; è un fattore culturale. Questo elemento, insieme alle politiche di controllo adottate dall’Azienda e all’ascolto delle famiglie per la rateizzazione personalizzata, hanno consentito di realizzare un dato virtuoso». Le situazioni estreme, comunque, non mancano: «Purtroppo - conclude il presidente Mendolicchio - esistono casi in cui gli assegnatari approfittano indebitamente del vantaggio di aver ricevuto in assegnazione una casa. In tale ipotesi si rende necessario procedere allo sfratto».
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