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Venerdì 25 Gennaio 2013
Albosaggia da primato
Trenta bebé in un anno
Trenta bebè su una popolazione di 3.170 abitanti non sono poca cosa e lasciano ben sperare per il futuro: «Siamo in controtendenza con quanto sta accadendo su larga parte del territorio nazionale - dice Elena Farina - Un trend positivo, di cui non possiamo che dirci soddisfatti»
Con il posto fisso che è diventato un sogno e la disoccupazione che dilaga, ci si aspetterebbe un crollo delle nascite. Pochi soldi uguale a poche certezze: un figlio può anche aspettare. Macché: ad Albosaggia i numeri sono stabili e in continuo, seppur lieve, aumento. Tant'è che nel 2012 sono stati 30 i fiocchi rosa e azzurri appesi in paese.
Trenta bebè su una popolazione di 3.170 abitanti non sono poca cosa e lasciano ben sperare per il futuro: «Siamo in controtendenza con quanto sta accadendo su larga parte del territorio nazionale - dice Elena Farina - Un trend positivo, di cui non possiamo che dirci soddisfatti».
Dati alla mano, l'assessore all'Infanzia e alle Politiche femminili del Comune traccia la curva ascendente delle nascite negli ultimi tre anni: «Sono stati 23 i neonati nel 2010, saliti a 28 due anni fa, per toccare quota 30 nel 2012».
Per la stragrande maggioranza sono figli di italiani «in proporzione sono pochi i neonati di coppie straniere, in media tre-quattro all'anno», specifica l'assessore, ma anche di genitori i cui cognomi non sono tipici di Albosaggia: «Forse, in tal senso - rimarca Farina -, l'impegno che l'amministrazione ha messo nel qualificare e nel potenziare sempre più le scuole può avere in qualche modo contribuito».
Segno che alla lunga «le politiche di sostegno all'occupazione femminile, a cominciare dagli asili nido, producono effetti positivi anche sotto il profilo della natalità». Asilo nido che nel paese orobico ha aperto nell'autunno scorso su iniziativa della cooperativa sociale Alba. «Se è vero che oggi conciliare la necessità di avere un lavoro con la voglia di maternità sia molto complicato e chi sceglie di avere un figlio deve mettere in conto una serie di rischi - sostiene Farina -, è altrettanto vero che è proprio davanti alla magia della vita che si trova anche il coraggio di osare, di rischiare e sperare di farcela».
Quando si intravede la possibilità di riuscire nell'intento di gestire entrambe le situazioni «ecco che le cose si muovono e il nido che si progettava da qualche anno secondo il mio umile parere un po' ha fatto la sua parte in questa lieve ripresa», come hanno ammesso alcune mamme.
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