Cronaca / Lecco città
Lunedì 25 Gennaio 2016
Alberto Negrini ci ripensa
e non si dimette più
«Me lo chiedono i partiti»
Le dimissioni non erano mai state presentate, avvicinamento con Ncd in consiglio comunale : «Mi hanno responsabilizzato»
Alla fine le dimissioni solo annunciate e mai consegnate sono state solo la tentazione di un momento. Alberto Negrini candidato sindaco di Vivere Lecco, Lega nord e Forza Italia, resta in consiglio comunale e dalle poche parole pronunciate ieri sera nella prima seduta dell’anno dedicata alla presentazione delle linee del mandato del sindaco, si intuisce che per lui si apre una fase nuova, di avvicinamento alla coalizione di centrodestra che aveva sostenuto Lorenzo Bodega alle elezioni (in particolare Ncd) e che non intende lasciarlo solo in questa fase di disorientamento.
Una forza in più da “inglobare “ nella coalizione, un ruolo di “federatore” che al nuovo centrodestra serve per spuntare le armi soprattutto a Forza Italia. Se Negrini si fosse dimesso, infatti, sarebbe subentrato un consigliere fidato dell’onorevole Michela Vittoria Brambilla , eventualità indigesta a molti.
E così questi venti giorni sono serviti per tessera la nuova tela e lo dimostra il fatto che ieri sera in consiglio gli esponenti del centrodestra erano numerosi.
«Premetto che è stata data rilevanza eccessiva alle mie dichiarazioni pubbliche e non voglio levare tempo a una seduta così importante - ha detto - ma non potevo esimermi da esprimere alcune considerazioni.
Ho avuto un travaglio personale e l a mia opinione è diventata una questione politica e pubblica. In molti mi hanno chiesto di tornare su una decisione che avevo maturato solo in parte, avevo detto che avrei messo a conoscenza il consiglio di quanto deciso e così faccio.
I partiti che mi hanno sostenuto alle elezioni mi hanno responsabilizzato e così anche gli altri partiti, quelli che hanno sostenuto il mio avversario.
Quindi ho deciso di trasformare un progetto elettorale in progetto politico, anzi amministrativo- ha concluso - e ritengo opportuno di conseguenza evitate di dare le dimissioni».
Un annuncio seguito da un breve applauso»
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