Homepage / Morbegno e bassa valle
Giovedì 16 Maggio 2013
Alberi, dal Wwf stop
alle potature selvagge
È questo l'appello che William Vaninetti, presidente del Wwf provinciale, rivolge agli amministratori che con «il risveglio della natura se la prendono con l'erba delle cunette o quella che affianca le strade e con gli alberi - afferma -. Gli stessi che producono ombra e ossigeno, assorbono i rumori e anidride carbonica, rendono più gai e vivibili strade, giardini, parchi di paesi e città»
È questo l'appello che William Vaninetti, presidente del Wwf provinciale, rivolge agli amministratori che con «il risveglio della natura se la prendono con l'erba delle cunette o quella che affianca le strade e con gli alberi - afferma -. Gli stessi che producono ombra e ossigeno, assorbono i rumori e anidride carbonica, rendono più gai e vivibili strade, giardini, parchi di paesi e città».
Sono numerosi, secondo il numero uno dell'associazione, i brutti esempi di potature selvagge riscontrabili nel Morbegnese. Zone «dove esistono anche situazioni virtuose, che mettono in evidenza la bellezza del verde e la bontà degli interventi curati da amministrazioni sensibili». Purtroppo, aggiunge, «altri preferiscono i tagli decisi oppure disseminare del diserbante che per animali come cani, gatti o selvatici che transitano da lì non sono poi così utili, Per l'uomo, poi...».
In questi giorni, transitando per i nostri paesi sarà successo a molti di scorgere «monconi di ex alberi, colonne e colonnine di un cielo senza più sostegni». Citando un'intervista a Stefano Lorenzi, arboricoltore Etw certificato, socio Sia (Società italiana di arboricoltura) e istruttore della Scuola Agraria del Parco di Monza, Vaninetti ricorda che l'albero è «l'unico essere vivente capace di produrre da solo il suo cibo e lo fa grazie alla fotosintesi nelle foglie. Se eliminiamo tutte le foglie, l'albero non si nutre: rimane a digiuno perché non riesce a riformare la sua chioma nell'anno in cui è stato capitozzato e chi non mangia, si indebolisce. Prende più facilmente malattie e comincia a diventare instabile».
Gli alberi, secondo l'esperto, andrebbero mantenuti con interventi leggeri ogni due anni, consentendo una crescita sana. Poi le piante mozzate sono brutte e «in America è stato stabilito che se in un grande giardino gli alberi vengono capitozzati, la casa vale 15% in meno del suo valore di mercato» conclude Vaninetti.
© RIPRODUZIONE RISERVATA