Cronaca / Valsassina
Venerdì 03 Aprile 2015
Al Salone del mobile
i giovani in vetrina
Significativa presenza lecchese fra i 37 prodotti che saranno esposti alla rassegna di Milano
I nuovi talenti del design e le imprese potranno mettere in mostra il frutto della loro creatività
LECCO
C’è la fantasia dei giovani. E c’è l’esperienza delle aziende, spesso tramandata di generazione in generazione.
Fonderle, una sfida che FederlegnoArredo e Associazione per il disegno industriale hanno raccolto con il supporto della Regione. E mercoledì “Design competition” è arrivato a un primo traguardo: la presentazione delle iniziative e dei 37 prototipi che hanno visto nei mesi scorsi i giovani designer (tutti sotto i 35 anni) e le imprese, per lo più lombarde e molte di Lecco, Como e Sondrio, lavorare insieme. Filo conduttore “Dal tavolo alla tavola”, tema che passa da Expo. E un doppio risultato è assicurato.
Quello più immediato: la vetrina mondiale del Salone del Mobile di Milano dal 14 al 19 aprile. Vuol dire che nuovi talenti potranno vedere in mostra la loro creatività e lo stesso vale per micro aziende. Tappa ugualmente importante: la produzione, già scattata per il 30% di queste creazioni. A testimonianza della bontà delle idee, della realizzazione e della formula, insomma, già si sta viaggiando verso i mercati.
La Regione - ha ricordato ieri l’assessore Mauro Parolini - ha voluto lanciare Design Competition nell’ambito del piano d’azione Moda e Design, intervento pluriennale finanziato con quattro milioni di euro per favorire la crescita di settori in cui la Lombardia è leader in Europa. La creatività e l’impegno dei giovani che hanno partecipato al bando è stata accompagnata da tutor, designer esperti, e dalle imprese che hanno realizzato i prototipi. È una collaborazione virtuosa che favorisce la crescita di nuovi talenti e il rinnovamento creativo delle imprese».
Entusiasmo palpabile anche nelle parole di Luciano Galimberti, presidente di Adi, associazione che assegna il Compasso d’oro, riconoscimento conquistato da molti lariani: «Siamo nati per diffondere la buona cultura del progetto non solo tra il pubblico generale, ma anche tra i professionisti e i produttori».
Da una parte ha spiegato, «si è creato un metodo in direzione della concretezza» per le idee dei giovani. Tutto ciò sulla scia di una attenzione alla felicità responsabile che è il vero Dna del made in Italy.
Ma prezioso è stato l’incontro anche per le imprese: «Spesso lavorano per conto terzi - ha rilevato Galimberti - aspettano l’ordine e producono». Soprattutto le più piccole: la crisi ha però scosso queste consuetudini. E bisogna innovare con forza, oltre che internazionalizzare, andare alla scoperta di nuovi mercati.
Concetti ribaditi da Marco Sabetti, direttore del Salone del Mobile. Che ha ricordato anche l’impegno di Federlegno a favore delle nuove leve da formare nel segno delle reali esigenze del mondo del lavoro: «Come nel Polo formativo del legno nato in Brianza». Voluto dalle imprese brianzole. Ora protagoniste anche nella creazione di elementi di arredo che possono aiutare a nutrire (e salvare) il pianeta. Anche questa è innovazione.
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