Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 17 Gennaio 2017
Al Centro del riuso boom di richieste
Ora serve più spazio
In via Samaden a Sondrio, grazie alle donazioni di oggetti l’iniziativa va alla grande: allo studio nuove soluzioni. Intanto Secam si occuperà del servizio a domicilio.
Al Centro del riuso crescono donazioni e utenti, tanto che durante l’anno il Comune studierà una soluzione per mettere a disposizione spazi più ampi e comodi per il servizio. Per ora comunque il Cermar, Centro di raccolta dei materiali riutilizzabili, continuerà l’attività nella sede attuale, in via Samaden: a stabilirlo è la convenzione fra il Comune, la Secam e la parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio approvata nei giorni scorsi da palazzo Pretorio, in vista della scadenza del precedente accordo.
Avviato nel 2013, lo scorso anno il Cermar ha superato quota 560 utenti iscritti e ha raccolto e distribuito migliaia di oggetti, dai mobili alle stoviglie, dai giocattoli a lampadari, materassi, piccoli elettrodomestici e accessori per la casa: tutti oggetti ancora in buono stato, donati dai proprietari che non li usavano più e poi ripartiti per una “seconda vita” in un’altra casa. L’obiettivo è diffondere la cultura del riuso e ridurre i rifiuti, evitando che beni ancora utilizzabili finiscano nella spazzatura, ma anche dare una mano alle persone in difficoltà, che tramite i servizi sociali o le associazioni possono trovare gratuitamente al Cermar gli oggetti di cui hanno necessità.
«Siamo davvero contenti dell’andamento dell’attività – sottolinea l’assessore alle Politiche sociali Loredana Porra -, i volontari della parrocchia stanno facendo un lavoro egregio e le donazioni dimostrano che i sondriesi apprezzano il progetto, che consente di non sprecare oggetti ancora funzionali. Negli ultimi tempi i volontari hanno segnalato come gli spazi siano un po’ carenti, quindi ci siamo impegnati a studiare delle soluzioni durante l’anno per introdurre delle migliorie». Nella nuova convenzione il funzionamento del Centro del riuso non viene modificato, quindi ad occuparsi della gestione saranno ancora i volontari della parrocchia, mentre Secam - oltre a mettere a disposizione l’area che ospita il Cermar all’interno dei capannoni di via Samaden – effettuerà i ritiri a domicilio dei materiali che i sondriesi vogliono destinare al centro.
«La collaborazione con Secam è positiva – sottolinea Gianmario Palotti, uno dei volontari “storici” del centro -, i ritiri a domicilio sono apprezzati e l’organizzazione funziona bene. Lo scorso anno abbiamo avuto qualche problema di spazi, visto che in alcuni momenti il magazzino era saturo e abbiamo dovuto sospendere temporaneamente le consegne degli oggetti». Invariati anche giorni e orari di apertura, il martedì dalle 14 alle 17 e il sabato dalle 9 a mezzogiorno, sempre con accesso aperto a tutti: sul sito cermarsondrio.weebly.com si possono consultare le istruzioni precise per consegne e ritiri degli oggetti e l’elenco dei beni attualmente disponibili.
«In genere i tempi di giacenza sono limitati – spiega Palotti -, gli oggetti non restano molto tempo in magazzino. Gli utenti sono in maggioranza persone che si trovano in situazioni di bisogno, che arrivano su segnalazione dei servizi sociali e non solo».
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