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Martedì 21 Maggio 2013
Al bocciodromo 35 slot machine
Tirano ha revocato il gestore
«Finalmente siamo riusciti a revocare l'affidamento per sopravvenuti motivi - spiega l'assessore allo Sport, Francesco Saligari -, ma non è stato facile. Nel bando, infatti, non era presente nessun riferimento alla possibilità di installare delle slot machine e dunque l'affidatario si è ritenuto libero di metterle. L'amministrazione non condivide questa linea di rilancio del bocciodromo che ha potenzialità diverse, non legate a questa forma di gioco»
Il motivo è presto detto: Lamperti avrebbe voluto mettere nel bar del bocciodromo 35 slot machine, mentre il Comune non era assolutamente d'accordo di fare del centro sportivo un luogo deputato al gioco d'azzardo elettronico.
«Finalmente siamo riusciti a revocare l'affidamento per sopravvenuti motivi - spiega l'assessore allo Sport, Francesco Saligari -, ma non è stato facile. Nel bando, infatti, non era presente nessun riferimento alla possibilità di installare delle slot machine e dunque l'affidatario si è ritenuto libero di metterle. L'amministrazione non condivide questa linea di rilancio del bocciodromo che ha potenzialità diverse, non legate a questa forma di gioco». L'idea dell'assessore è quella di far diventare il bocciodromo il punto di riferimento delle associazioni sportive per i bambini di Tirano, dove raccogliere le iscrizioni ai corsi.
Saligari rimpiange il lavoro fatto dal precedente gestore, Massimo Sanvito (recentemente scomparso) che era riuscito a far ripartire l'impianto lungo l'Adda. «Tecnicamente ora non so cosa succede - aggiunge -. Il fatto importante è di essere riusciti a bloccare questa eventualità e ringrazio i funzionari del Comune che ci hanno aiutato nell'operazione. Speriamo di poter contattare il secondo dei i tre concorrenti che si erano presentati all'asta per l'affidamento della struttura». Dunque il bocciodromo resterà ancora chiuso per un po' in cerca di un nuovo gestore. «Mi auguro di avere a breve notizie anche sul futuro della piscina di Tirano», conclude Saligari. Dopo la seconda asta andata deserta, sono iniziati i contatti con alcuni interessanti.
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