Cronaca / Lecco città
Domenica 29 Dicembre 2013
Aiuto, piovono sassi
dal San Martino
Il monte torna a far paura, in corso i lavori per imbrigliare la parete dopo il distacco di 30 chili di roccia
Entro una settimana la famiglia Cascella potrà rientrare. Una rete di 15 metri garantirà più sicurezza
Il San Martino torna a far paura. Dureranno una settimana, confidando in particolare nel bel tempo, i lavori di messa in sicurezza della parete lungo corso Monte San Gabriele tra Malavedo e Laorca, da dove venerdì pomeriggio si è staccato un grosso masso di oltre trenta chili. Un masso che è finito nell’abitazione di Nicola Cascella, 54 anni, ferroviere in servizio nel milanese.
Una tragedia sfiorata
Una tragedia sfiorata. Nicola Cascella, la figlia Antonella e il fidanzato Davide Rizza, erano nel giardinetto dell’abitazione, che si apre proprio sotto la parete rocciosa.
«Dopo tanta pioggia la bella giornata quasi primaverile ci ha invogliati ad uscire a far giocare i cani - racconta Nicola Cascella - quando all’improvviso si è staccato il masso che rotolando è rimbalzato rompendosi in scaglie».
Scaglie che hanno colpito al mento e alla gamba destra Nicola Cascella. Fortunatamente gli altri non hanno riportato ferite.
L’uomo è stato condotto al pronto soccorso del Manzoni dove è stato medicato, nel frattempo i vigili del fuoco hanno fatto un primo sopralluogo per valutare la possibilità di ulteriori distacchi.
Sul posto la polizia locale, la Cri di Lecco e la protezione civile comunale coordinata da Antonio Schiripo.
Sgomberata l’abitazione in via precauzionale, è stato dato il via libera ai lavori con somma urgenza per mettere in sicurezza la parete rocciosa.
Cinque le famiglie che vivono nella palazzina che si affaccia su corso Monte San Gabriele, lungo la vecchia strada da Lecco a Ballabio.
Solo la famiglia Cascella è stata evacuata, gli altri non hanno subito nessun danno e in realtà non si erano neppure accorti del masso scivolato a valle.
Uno dei residenti spiega di aver sentito un rumore, ma nulla di particolare. «Ho sentito un tonfo, ma non mi sono preoccupato. Pensavo ad un incidente. Ho guardato dalla finestra ma il traffico scorreva normalmente. Più tardi i vigili ci hanno informato che era caduto un sasso nel giardino dietro».
Dopo la prima curiosità di venerdì pomeriggio, ieri mattina in zona era tutto tranquillo.
I pochi in giro assicurano di non essere preoccupati più di tanto, col San Martino e i distacchi di sassi hanno imparato a convivere, anche se poi la tensione c’è sempre, soprattutto quando piove abbondantemente.
C’è chi alza il dito contro l’incuria dei boschi. «Quando ero giovane - spiega un anziano del rione - si andava a fare legna nei boschi e si teneva tutto pulito. Sassi non se ne staccavano, anzi se vedevamo dei massi pericolanti li toglievamo noi per evitare che rotolassero a valle».
Ieri mattina sono iniziate le operazioni di pulizia col taglio del bosco nella parte più alta della parete. Ad occuparsi dell’intervento è la ditta Locatelli di Introbio.
La pulizia del bosco
Gli addetti ai lavori hanno iniziato a pulire il bosco sulla sommità della parete rocciosa.
«I lavori dureranno una settimana, innanzitutto dobbiamo pulire la parte alta e verificare l’eventuale presenza di altri sassi che potrebbero staccarsi - spiega Daniele Pozzi, geometra della ditta Locatelli - una volta ripulita tutta la parete verrà posizionata una rete di 15 metri in aderenza trattenuta da funi di ancoraggio».
Grazie a queste operazioni, si stima che entro una settimana la famiglia Cascella potrà tornare a casa.
Per onor di cronaca è necessario ricordare che lo scorso 14 dicembre dal San Martino, nella zona sopra via Stelvio, si erano staccati altri cinque metri cubi di materiale che però era stato trattenuto dalle reti paramassi. n
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