Cronaca / Lecco città
Domenica 06 Maggio 2018
Ailimentare: ditte lecchesi
nel padiglione Italia
Saranno oltre 800 le imprese italiane a Sial, la manifestazione che si terrà a ottobre a Parigi, Mottolini (Confindustria): «Chi non innova è fuori»
Ci saranno anche aziende lecchesi fra le 800 italiane dell’agroalimentare che quest’anno al padiglione Italia della fiera internazionale Sial di Parigi presenteranno le loro ultime innovazioni di prodotto e tecnologiche.
L’appuntamento è per ottobre (dal 21 al 25 , al Parc d’Exposition de Paris-Nord Villepinte) ma già ora Camere di commercio, aziende speciali, Ice-Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane, Confindustria si stanno mobilitando per organizzare visite e partecipazioni in spazi collettivi, dando alle pmi l’occasione di essere nel luogo dove produttori e compratori si ritroveranno intorno alle grandi sfide mondiali del settore per indagare tendenze e innovazioni dell’industria agroalimentare del futuro.
Fra i lecchesi c’è anche chi partecipa in autonomia. In proposito si ricorda il prestigioso stand allestito nel 2016 (Sial è biennale) dal Gruppo Beretta, marchio internazionale della salumeria che si è distinto con le innovazioni di prodotto e per aver organizzato uno spazio iper tecnologico con aree hospitality business di forte impatto scenografico.
Una fiera su cui gli imprenditori di settore continuano ad investire, con una nuova edizione sostenuta economicamente da Regione Lombardia e Unioncamere (con la gestione da parte di Promos), che offrono a micro, piccole e medie imprese lombarde e consorzi agroalimentari la possibilità di partecipare a Sial abbattendo sensibilmente i costi. Per inviare la domanda online c’è tempo fino al 22 maggio.
L’appuntamento considerato irrinunciabile anche da diversi alimentaristi iscritti a Confindustria Lecco e Sondrio, come ci spiega il presidente della categoria, e vicepresidente dell’associazione, Emilio Mottolini che anche quest’anno sarà a Sial.
«Le nostre imprese – afferma Mottolini – dal punto di vista dell’innovazione partecipano a pieno titolo a Sial, aspetto tecnologico incluso visto che da tempo nella trasformazione agroalimentare sono stati avviati investimenti tecnologica in ottica 4.0. Ma ciò è stato fatto senza trascurare il fondamentale apporto umano, visto che ciò che conta – sottolinea l’imprenditore – è non dimenticare che le trasformazioni di prodotti agroalimentari Igp e Dop dalle nostre parti necessitano comunque di processi manuali. E’ questa la forza delle nostre realtà medio-piccole, che non perdono l’artigianalità di produzione nemmeno quando si industrializzano e vanno nel mondo, visto che molti fra noi hanno affrontato da tempo la globalizzazione, facendone proprie le dinamiche per potersi inserire in mercati molto importanti».
Mottolini sarà a Sial (“una fiera importante – ci dice – ma Anuga, che si fa a Colonia, è meglio organizzata”) con lo stand collettivo del “Distretto agroalimentare di qualità”, in cui sono confluiti 5 consorzi della che gestivano all’estero il brand Valtellina.
L’imprenditore non ha dubbi, afferma che «chi non innova è fuori» e nell’innovazione a tutto campo ben vengano anche le sperimentazioni di “veganesimo&company”, ci dice: “il punto è che ogni innovazione fatta in modo costruttivo, che non vada a distruggere né a demonizzare altro, è benvenuta, salvo verificarne gli esiti nel tempo”.
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