Agroalimentare, numeri ancora in crescita per Sondrio e la Lombardia

Agroalimentare settore ancora in crescita con Valtelina e Lombardia protagoniste. I dati anticipati da The European House Ambrosetti alla vigilia dell’appuntamento di oggi e domani con l’ottava edizione del forum “La roadmap del futuro per il Food & beverage” che si terrà a Bormio sono del tutto lusinghieri. Con un valore aggiunto generato, di oltre 66 miliardi, più della produzione di macchinari e apparecchiature (43) e prodotti in metallo (37), l’enogastronomia è il primo settore manifatturiero in Italia.

Rispetto al Pil i 37 miliardi generati dall’agricoltura e i 29 da alimentare e bevande rappresentano il 3,8% del totale, più di Germania (2,6%) e Regno Unito (2,1%), meno di Francia (4,5%) e Spagna, paese con incidenza più alta (5,2%). Una filiera in cui la Lombardia e la provincia di Sondrio giocano un ruolo importante. Nel 2022 la filiera agroalimentare lombarda ha infatti aggiunto un fatturato di 48 miliardi, con un aumento del 34% rispetto al 2015, confermando la sua leadership.

Con un fatturato di 2,5 miliardi di euro nelle produzioni certificate nel 2022, + 15% rispetto al 2021, la regione raggiunge il primato italiano anche nell’export: 10,4 miliardi di euro nel 2023, + 84% rispetto al 2015. La regione è terza in Italia per numero di produzioni certificate, con 75 tra dop e igp, e Mantova, Brescia, Cremona, SondrioValtellina e Lodi sono tra le prime 20 in Italia per valore della produzione certificata. I numeri della Valtellina sono dunque molto positivi.

E se, come è stato detto durante la presentazione, un territorio d’eccellenza si contraddistingue per alcuni dati significativi quello di Sondrio senz’altro lo è. Secondo la survey The House Ambrosetti, quella di Sondrio è la terza provincia italiana su 107 per impatto economico territoriale di prodotti a base di carne certificata, dopo Parma e Udine; con 850 ettari di vigne e 2.500 km di muretti a secco la Valtellina è il vigneto terrazzato più grande d’Italia; è, infine, la quarta provincia lombarda per produzione di vino, con 3,2 milioni di bottiglie l’anno e 24 milioni di euro di fatturato.

«Sono dati molto positivi e in continua crescita - ha commentato Massimo Sertori, assessore alla Montagna e agli enti locali - con un trend che va a consolidarsi. E la direzione tracciata è verso il prodotto di qualità, il made in Italy è questo. La Valtellina sarà protagonista nel mondo con l’evento olimpico, dovremo sfruttarlo al massimo per far conoscere insieme alle nostre bellezze anche i prodotti straordinari che realizziamo». Non a caso il Distretto agroalimentare di qualità (daq) è sponsor ufficiale dei Giochi di Milano Cortina grazie all’accordo siglato qualche mese fa. Complessivamente, per quanto riguarda l’agroalimentare, il peso della filiera estesa (agricoltura, alimentare, distribuzione e intermediazione) cresce ancora nell’economia italiana: vale 586,9 miliardi di euro, l’8,4%in più rispetto al 2021 e +29% sul 2015, e genera quasi 335 miliardi di valore, pari al 19% del Pil italiano.

«Siamo il primo Paese nell’Unione europea per prodotti certificati - ricorda Valerio De Molli, The European House Ambrosetti -, 890 in totale, 326 dal mondo alimentare con 8,9 miliardi di euro, e 564 dal settore vinicolo per oltre 11 miliardi di euro». Il tema sarà affrontato ancora oggi e domani nelle due giornate del forum di Bormio durante il quale saranno forniti altri dati, ci saranno approfondimenti e dibattiti sui settori della distribuzione, horeca e dell’intera filiera agroalimentare in Italia con i principali manager del settore, rappresentanti delle istituzioni e del mondo scientifico.

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