Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 07 Aprile 2021
Aggredì insegnante per il brutto voto
Condannati alunno e i genitori
L’episodio nel 2015: uno studente del Fossati insultò e spintonò il docente a causa di un brutto voto. Il video finì su internet. Il ragazzo e i genitori dovranno risarcirlo con 14.500 euro: così ha deciso il giudice civile
La vicenda, più di cinque anni fa, destò grande clamore perché il video che riprendeva uno studente dell’istituto Fossati mentre aggrediva il professore dopo un brutto voto - bestemmiando e sbattendogli in faccia il foglio del compito in classe, facendogli cadere gli occhiali - divenne virale, passato di telefono in telefono al campus scolastico di Sondrio, pubblicato (e poi cancellato) sui social.
Eravamo nell’ottobre 2015: ne parlarono anche i media nazionali, anche perché il Consiglio di classe del Fossati decise di sospendere soltanto il giovane (all’epoca 17enne) e non di espellerlo.
Alcune settimane fa - ma lo si è appreso soltanto ora - si è conclusa (almeno in primo grado) la vicenda giudiziaria. Parliamo di giustizia civile, non penale, a cui si era rivolto l’insegnante: il giudice civile di Sondrio ha infatti condannato il ragazzo (oggi maggiorenne) e i suoi genitori a risarcire l’insegnante con la somma di 14.500 euro.
E se per lo studente le conseguenze all’epoca dei fatti, furono poca cosa (il Consiglio di classe aveva optato per una sospensione «commisurata alla gravità del fatto, cui si affianca, come prevede la norma, un percorso di recupero», avevano comunicato dall’Istituto Fossati (ma il ragazzo si ritirò poi dalla scuola) furono decisamente più pesanti per l’insegnante, che rimase segnato dall’accaduto e dalla divulgazione del video: aveva lasciato l’insegnamento e ora lavora per il Ministero dello Sviluppo economico.
Nel corso del processo il ragazzo e i genitori Il giudice Maria Federica Minervini, ha condannato il ragazzo e i suoi genitori a un risarcimento superiore a quello offerto (10mila euro), somma non accettata dall’insegnante. Genitori ritenuti responsabili per il mancato ruolo educativo nei confronti del figlio minorenne.
.«Le condotte iscritte - si legge nella sentenza - non sono state contestate dalla parte convenuta (lo studente, mamma e papà, nda) risultate pertanto pacifiche e in ogni caso adeguatamente documentate».
Questo uno dei pilastri che ha portato alla decisione per il risarcimento: nessun dubbio su quanto accaduto, filmato dai compagni e pubblicato su Facebook prima di essere rimosso per i contenuti volgari e la presenza di minorenni.
Ma non fu quello, secondo il giudice, l’unico episodio di questo tipo nei confronti del docente: ce ne furono altri, successivi alla sospensione. «Tali condotte - precisa - hanno avuto luogo nel corso di quattro distinti episodi, assumendo peraltro specifico rilievo penale con particolare riferimento ai fatti accaduti il 2 ottobre 2015 (il giorno quello del video incriminato)e il 16 febbraio 2016».
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