Addio dossi e niente più bici sul marciapiede: ecco il nuovo piano di mobilità urbana per Lecco

Il Piano urbano sulla mobilità sostenibile arriverà in consiglio comunale a Lecco il prossimo 22 luglio. Questo documento programmatico identifica una serie di nodi da sciogliere per favorire la mobilità sostenibile sul territorio di Lecco.

Nella versione finale del piano saranno inserite alcune delle osservazioni formulate dall’ordine degli architetti di Lecco. Durante l’ultima commissione urbanistica, l’ingegnere Francesco Castelnuovo, uno dei tecnici che ha collaborato alla redazione del piano, ha illustrati ai consiglieri comunali nel dettaglio il contenuto delle osservazioni e la risposta dell’amministrazione. Tra le idee presentate dagli esperti dell’ordine, per esempio, c’era la costruzione di un collegamento pedonale diretto tra il sottopasso della stazione e via Castagnera. «Quest’ipotesi – ha spiegato l’ingegnere Castelnuovo – è stata accolta solo parzialmente. Nel piano, infatti, è prevista la creazione di un sottopassaggio che colleghi la stazione all’area verde del condominio del Broletto. Allungare il collegamento fino a via Castagnera avrebbe dei costi economici importanti. Peraltro, un tunnel di 300/400 metri chiuso la sera non sarebbe sicuro».

Un’altra osservazione accolta solo parzialmente riguarda l’uso di dossi e cuscini berlinesi che, secondo l’ordine degli architetti, dovrebbe essere evitato. «L’impostazione del piano – ha sottolineato Castelnuovo – prevede l’utilizzo di tutti gli strumenti previsti dalla normativa. Davanti alla scuola Stoppani, ad esempio, oltre ai cuscini berlinesi, è stato introdotto uno sfasamento planimetrico in modo tale da ampliare lo spazio per i pedoni e ridurre la velocità dei mezzi in transito. La dimensione di questi cuscini, inoltre, è tale da permettere ai pullman e ai mezzi di soccorso di viaggiare con le ruote all’esterno, senza essere influenzati dal sobbalzo».

Ordine degli architetti e piano urbano della mobilità sostenibile si sono invece trovati d’accordo sia sulla necessità di valorizzare le strade di collegamento tra i rioni, ovvero i “sentieri urbanI”, sia sull’importanza di mettere in sicurezza gli attraversamenti pedonali. «Nella zona del Caleotto – ha sottolineato Castelnuovo – la risoluzione di queste esigenze potrebbe derivare dallo sviluppo del progetto di riqualificazione della Piccola. Tra le proposte inserite nel piano per questa zona, ci sono un sovrappasso pedonale a scavalco della ferrovia e un sottopasso per le auto che si agganci alla nuova rotonda tra via Amendola e via Digione».

Respinta, anche perché contraria al Codice della strada, l’idea di tollerare il transito delle bici sui marciapiedi dove non è prevista una ciclabile dedicata. In quei casi, infatti, il piano mira ad incrementare il confort di pedoni e ciclisti attraverso interventi di moderazione diffusi, come ad esempio le zone 30.

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