Cronaca / Circondario
Martedì 15 Novembre 2016
Addio alla tinteggiatura degli anni ’60
Sant’Antonio ritrova gli antichi colori
Valmadrera, i lavori si concentrano sulla zona
sotto la cupola e su quella tra l’aula e l’organo
I lavori continuano con celerità nella chiesa di Sant’Antonio abate: come informa la parrocchia, sono state ormai definite le parti da restaurare, in modo da poter poi definitivamente smontare l’intero ponteggio che ingombra da mesi la navata.
Verranno interessate dai lavori la zona sottostante la cupola e quella tra l’aula e l’organo, all’altezza dell’arco dell’ingresso. La porzione restante, fino all’organo, sarà oggetto di restauro in futuro, in quanto richiederà lavorazioni ritenute più semplici e gestibili in tempi contenuti, ancora da definirsi.
Gli errori del passato
Finora la parrocchia ha proceduto all’analisi delle superfici affrescate, oggetto di diversi interventi negli anni passati: le decorazioni originali, negli anni ’60, erano state ricoperte da una nuova tinteggiatura, in linea con la tendenza di quel tempo. In tempi successivi sono state inoltre sigillate fessure, ma sono divenute instabili e ora devono essere risanate.
«Si inizierà a ripulirle, per poi eseguire prove mirate alla scelta della tecnologia più appropriata per il ripristino – fa sapere sempre la parrocchia - La lavorazione più consistente in corso d’opera è la rimozione dell’inidonea tinteggiatura lavabile, in molte parti oggetto di distacchi. Le campionature hanno rilevato la presenza di sottostanti colorazioni originali, più brillanti ed armoniose».
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