Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 12 Settembre 2018
Addio ai vecchi tralicci, restituiti alla provincia 150 ettari di territorio
Terna prosegue la sua attività di razionalizzazione della rete elettrica lombarda per renderla più efficiente, sicura e sostenibile, che consente nella sola provincia di Sondrio, la dismissione di circa 58 chilometri di vecchi elettrodotti e 223 tralicci.
Ritorna nelle disponibilità della Valle una fetta importante di territorio. Terna prosegue la sua attività di razionalizzazione della rete elettrica lombarda per renderla più efficiente, sicura e sostenibile, che consente nella sola provincia di Sondrio, la dismissione di circa 58 chilometri di vecchi elettrodotti e 223 tralicci, alcuni dei quali attraversano zone di elevato pregio naturalistico come il Parco delle Orobie Valtellinesi. L’intervento di demolizione, che Terna prevede di ultimare entro il 2019, è reso possibile dall’entrata in esercizio, a seguito di importanti opere di ammodernamento, della linea a 132 kV Stazzona-Verderio e genererà effetti positivi per le comunità locali, restituendo alla provincia di Sondrio circa 150 ettari di territorio liberato da servitù di servizio.
Sono sedici i comuni che beneficiano delle demolizioni delle vecchie linee: Albaredo per San Marco, Morbegno, Talamona, Tartano, Forcola, Colorina, Fusine, Cedrasco, Caiolo, Albosaggia, Faedo Valtellino, Piateda, Ponte in Valtellina, Castello dell’Acqua, Teglio e Villa di Tirano. L’attività di razionalizzazione, che fa parte di un più ampio piano di riassetto della rete elettrica lombarda, sta interessando anche le province di Milano, Bergamo, Lecco e Monza Brianza e consente di dismettere complessivamente oltre 150 chilometri di vecchi elettrodotti per un totale di circa seicento sostegni elettrici.
La Lombardia, dove Terna gestisce 9.740 km di linee elettriche, 135 stazioni, ed è presente con 337 persone impegnate ogni giorno per la sicurezza della rete, è una regione centrale nella strategia di sviluppo della Società; previsti nei prossimi cinque anni, 583 milioni di euro per lo sviluppo e la manutenzione della rete elettrica regionale. Nel frattempo, sempre Terna ha reso noti i dati relativi alla domanda di elettricità in Italia nel mese di luglio. La richiesta è stata di 30,4 miliardi di kWh, in aumento dell’1,3% rispetto allo stesso mese del 2017.
La società ricorda che quest’anno luglio ha avuto un giorno lavorativo in più (22 rispetto ai 21 dell’anno scorso), mentre la temperatura media mensile è stata sostanzialmente in linea a quella di luglio 2017. Depurando il dato dall’effetto calendario e temperatura, la crescita della domanda risulta dello 0,4%.
La domanda dei primi sette mesi del 2018, pari a 188,6 miliardi di kWh, è in crescita dello 0,4% rispetto al corrispondente periodo del 2017. Rettificando il dato dall’effetto calendario e temperatura, la variazione risulta nulla. A luglio 2018 la domanda di energia elettrica è stata soddisfatta per l’85,7% con produzione nazionale, che è però diminuita dell’1,3% rispetto a luglio 2017. In aumento la fonte di produzione idrica (+13,9%). In flessione tutte le altre: fotovoltaica (-2,2%), eolica (-2,5%), termica (-4,8%), geotermica (-5,1%).
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