Cronaca / Lecco città
Martedì 03 Febbraio 2015
Addio agli uffici postali
Requiem per sette
Chiudono in città gli sportelli di Acquate e San Giovanni. E poi in provincia quelli di Sala, Beverate, Maresso, Rossino e Verderio
Requiem per sette uffici postali. Entro sei mesi chiuderanno definitivamente gli sportelli di Acquate e San Giovanni a Lecco, Sala al Barro a Galbiate, Maresso a Missaglia, Beverate a Brivio, Rossino a Calolziocorte, e uno degli uffici di Verderio dopo che Verderio Inferiore e Superiore sono diventati un solo Comune.
Sette chiusure e nove razionalizzazione d’orario. Gli sportelli di Taceno, Primaluna, Carenno, Monte Marenzo, Colle Brianza, Santa Maris Hoè ed Ello apriranno solo alcuni giorni alla settimana. Mente gli uffici di Margno e Pagnona già in servizio con orario ridotto verranno ulteriormente razionalizzati.
Ieri mattina è stata ufficializzata la decisione di Poste di chiudere definitivamente 61 uffici postali in Lombardia e di razionalizzarne 121 con apertura a giorni alterni, per un totale di 182 interventi.
Quanto agli altri uffici di cui si ipotizzava la razionalizzazione degli orari come Introbio, Abbadia, Lierna, Pescate e Oliveto Lario e gli sportelli rionali di Lecco non sono definitivamente salvi. Tutt’altro: la decisione è solo momentaneamente rinviata fino ad un’altra revisione generale.
«Un progetto che penalizza fortemente il territorio con pesanti disagi alla clientela – sbotta Antonio Pacifico della Cisl Poste - ci troviamo davanti ad un piano d’impresa che invece di realizzare in concreto investimenti e sviluppo per le attività dell’azienda, si limita ai soli interventi di tagli ai servizi con riduzione dei costi facendoli pesare sulla collettività. Da subito abbiamo dato il via a delle assemblee nei luoghi di lavoro con un’ampia partecipazione dei lavoratori di Poste che manifestano tutto il loro disagio per le difficoltà quotidiane in cui sono costretti ad operare pur di servire i cittadini che si recano negli uffici postali».
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