Cronaca / Valsassina
Lunedì 22 Giugno 2015
Addio ad Arrigoni, sua la Madonna
La statua che dominava la valle dalla rocca di Baiedo quindici anni fa era diventata un caso. Era un personaggio originale, oggi le esequie nella parrocchiale, presente il sindaco
Morto a 67 anni, era
un personaggio originale: 15 anni fa la statua
a Baiedo aveva diviso
Tantissimi hanno partecipato ieri in chiesa parrocchiale alle esequie - celebrate dal fratello don Walter Arrigoni, un monaco diocesano - di Gianni Arrigoni, 67 anni, scomparso per una malattia incurabile. Tumulato nel cimitero di Pasturo accompagnato dalla moglie, dai due figli e da tantissimi amici, incluso il sindaco Guido Agostoni, Arrigoni era molto conosciuto in paese.
Di lui si ricorda l’”impresa” di quindici anni fa. Quando realizzò una statua della Madonna alta undici metri - usando una sorta di resina biancastra - e chiese all’allora sindaco, Marinello Manzoni (adesso ancora in consiglio comunale con la carica di capogruppo di minoranza), di poterla piazzare sulla cima della Rocca di Baiedo.
Manzoni disse sì, la statua fu piazzata e per mesi fu “battaglia”. Ricorsi al Tar, Sovrintendenza sul piede di guerra, pro e contro - con tanto di petizioni -, a dire che la statua doveva stare lì o no. Era andata a finire che, con le intemperie, il monumento si stava letteralmente liquefacendo. Così che fu rimosso.
Ex dipendente Rai, Arrigoni viene ricordato anche così. Per questo suo atto di fedei.
Ci ha creduto fino in fondo e, ancora adesso, a distanza di quasi quindici anni, i pasturesi si ricordano bene di lui: la statua troneggiava infatti ben visibile agli occhi dei valsassinesi su tutta la piana.
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