Cronaca / Sondrio e cintura
Martedì 01 Giugno 2021
Addio a Gianmaria Bordoni
Un protagonista della politica
Sondrio. L’architetto tre volte consigliere regionale è morto ieri all’età di 72 anni. Fu lui a guidare la ricostruzione del territorio duramente colpito dall’alluvione del 1987
Una persona per bene dai toni garbati e moderati, un professionista rigoroso, un politico d’altri tempi che faceva della sobrietà e del confronto, anche con gli avversari - «mai nemici» ricordano loro - le sue cifre distintive. E che per questo ha lasciato segni positivi tra coloro che lo hanno conosciuto, lo hanno anche soltanto incrociato o che con lui hanno condiviso parte della loro strada.
Grande commozione e cordoglio ieri in città e in tutta la provincia di Sondrio alla diffusione della notizia della morte di Giovanni Maria Bordoni, per tutti Gianmaria, scomparso inaspettatamente all’età di 72 anni (era nato il primo febbraio del 1949).
Politico di lungo corso, apprezzato professionista, con Bordoni se ne va un pezzo, un altro pezzo, della storia amministrativa e istituzionale valtellinese di cui Bordoni, consigliere regionale per tre legislature, è stato protagonista indiscusso. Fu lui a guidare la ricostruzione del territorio così duramente colpito dall’alluvione del 1987. E seppure si tratti di un impegno fondamentale per la Valle messa in ginocchio dalla calamità naturale non è che uno dei tanti incarichi che Bordoni ha assunto e portato avanti negli anni con serietà e sobrietà.
Laureato in Ingegneria al Politecnico di Milano, Bordoni è stato direttore generale dello Iacp, poi trasformato in Aler, di Sondrio fino all’aprile 2007. Dal 1990 al 1994 è stato presidente di Asm, la municipalizzata di Sondrio. Dal 1992 è stato membro della giunta, dal 1994 al 2005 vice presidente e dal 2006 presidente di Confservizi Lombardia e membro della giunta e del direttivo di Confservizi nazionale.
Fondatore del partito Cdu provinciale, Bordoni è stato eletto per tre legislature - dal 1995 al 2005 e poi l’ultimo mandato a metà nel 2008 -, nel consiglio regionale lombardo nella lista di Forza Italia. In Regione è stato componente delle Commissioni Affari istituzionali e Ambiente e Protezione civile, Territorio e trasporti. Ha ricoperto il ruolo di vice presidente delle commissioni Ambiente, del Comitato della montagna e della Commissione speciale sugli appalti.
Su delega del presidente della giunta regionale Roberto Formigoni ha assunto la presidenza del Comitato istituzionale per la Legge Valtellina dal 1995 al 2005 e del Comitato istituzionale per i Mondiali di Sci 2005, dal 2003 al 2005. Del 2005 la legge urbanistica regionale di cui è stato relatore a Milano.
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