Accuse di combine? Il Lecco
sceglie il silenzio e tira dritto

Nessuno, in società, ha intenzione almeno per ora di rispondere agli attacchi del Montichiari e l'intento è chiaro: quello di non destabilizzare l'ambiente in vista della gara di domenica

LECCO - No comment. Silenzio totale. Il Lecco non reagisce all'apertura dell'inchiesta sulla gara di Savona. Non lo farà fino a lunedì. Chiaro l'intento: non disturbare la preparazione dei ragazzi per la partita contro l'Alessandria, che diventa decisiva. Non c'è grande preoccupazione in via don Pozzi.

Innanzitutto perché c'è la in società la consapevolezza di aver vinto meritatamente e senza "inciuci" la partita di Savona. Inoltre è fin troppo chiaro il tentativo del Montichiari di mestare nel torbido per far salire la tensione e per giustificarsi agli occhi dei propri tifosi.

L'intenzione è quasi manifesta: far deconcentrare i blucelesti e costringerli a entrare in campo, contro l'Alessandria, tesi come corde di violino. Proprio per questo il Lecco non ci casca: non cade nelle provocazioni e tira diritto. Anche se, in tutta teoria, rischia la retrocessione diretta, nel caso venisse scoperta una qualche "combine", ovvero un illecito sportivo. Come pure il Savona, d'altronde. Ma, allo stato dei fatti, ovvero di quel che si è visto in campo domenica, quest'ipotesi appare come pura fantascienza.

Sull'edizione del quotidiano La Provincia di Lecco in edicola venerdì 4 maggio 2012 tutti i particolari della vicenda.

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