
( foto gianatti)
Acceleratore lineare
«Serve ancora
più di un milione»
Mostacchi amareggiato: «Dopo un anno e mezzo siamo arrivati soltanto a metà del guado. Questa è un’iniziativa per tutto il territorio»
Manca più di un milione di euro per poter chiudere l’operazione “nuovo acceleratore lineare per l’ospedale di Sondrio” e Cancro Primo Aiuto Onlus, associazione madrina dell’iniziativa, non perde occasione per chiamare a raccolta la popolazione di Valtellina e Valchiavenna e il mondo delle associazioni locali perché si facciano propulsori dell’iniziativa, cui ora partecipa attivamente anche Iperal.
«Non vogliamo che l’operazione sia targata Cancro Primo Aiuto - precisa Oriano Mostacchi, vicepresidente del sodalizio e responsabile dello stesso per la provincia di Sondrio -, perché non siamo noi i beneficiari e non siamo qui per apparire e farci belli».
«Se insistiamo nel convocare la stampa per dare ragguagli sulla raccolta e presentare nuove modalità di contribuzione è solo perché crediamo di dover scendere in campo, di nuovo, pubblicamente, nel tentativo di stimolare una gara di solidarietà che pensavamo fosse, in questa fase, ad uno stadio più avanzato. Invece, dobbiamo ammettere, con una certa amarezza, che, a un anno e mezzo di distanza dall’avvio del progetto, pur ambizioso, siamo solo a metà del guado».
«Certo - ha ammesso Mostacchi -, sappiamo che di una vera e propria impresa si tratta, perché non è facile arrivare a raccogliere una cifra così consistente (si parla di 2,4 milioni di euro, nda), però, a bruciarci di più è un certo scollamento che si sta producendo con le altre associazioni attive in provincia di Sondrio. È come se si sentissero messe da parte, se ci vedessero come i protagonisti, i primi della classe. No, non è così. Questa è un’iniziativa del territorio e ha ricadute sul territorio, null’altro».
Mostacchi è stato assai fermo su questo punto, ieri mattina, durante la conferenza stampa convocata nella sala dei Balli di Palazzo Sertoli, alla presenza di Maria Beatrice Stasi, direttore generale dell’Azienda Ospedaliera di Valtellina e Valchiavenna, di Alessandro Pizzen, responsabile della fidelizzazione clienti Iperal, di Claudio Barbonetti, responsabile della struttura semplice di Radioterapia dell’ospedale di Sondrio, e con, in prima fila, Giovanni De Censi, presidente del Gruppo Credito Valtellinese.
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