Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 11 Aprile 2019
«Abbandono e solitudine, fragilità da affrontare»
Tragedia a Sondrio, l’assessore Grillo Della Berta attento alle criticità sociali. «La rete familiare tiene sempre meno, potenziamo l’assistenza domiciliare».
Disagio mentale, tasso di suicidi più elevato che altrove, un malcelato senso di solitudine e abbandono di persone anziane cui una rete familiare sempre più sfilacciata, soprattutto in città, non riesce più a far fronte. Nell’insieme una fragilità sociale che le istituzioni cominciano ad avere ben chiara. Lo dice con franchezza l’assessore comunale Lorenzo Grillo Della Berta che ricorda come queste criticità siano segnalate nel Piano di zona del Sondriese, lo strumento cardine del sistema di welfare sociale del mandamento, e messe anche sul tavolo del comitato per l’ordine e la sicurezza riunitosi lunedì in Prefettura.
Un quadro di difficoltà, quello che sembrerebbe essere alla base dell’omicidio di Andreina Paganoni, strangolata dal fratello Giulio, in un caso speculare rispetto a quello di alcuni mesi fa quando, a parti invertite, fu una sorella a mettere fine alla vita del congiunto anziano e malato, che nessuno prova neppure a nascondere. «Sicuramente questi fatti, senza entrare nel dettaglio delle singole situazioni - dice Grillo Della Berta, con preoccupazione - mostrano una certa criticità sociale legata a problemi che ben conosciamo. Mi riferisco al disagio mentale, piuttosto che ai tassi di suicidio che qui in provincia sono più alti che altrove, campanello d’allarme di qualcosa che non funziona». Difficoltà che si sommano allo sfilacciamento della rete familiare «che se - insiste l’assessore ai Servizi sociali di palazzo Pretorio - nei paesi più piccoli tiene ancora, in città mostra un progressivo peggioramento. E se viene a mancare il supporto dei parenti, se non c’è una struttura in grado di accompagnare e sorreggere, anche di sostituirsi quando necessario, allora nelle persone può crearsi un senso di angoscia, di oppressione che rischia di sfociare nella patologia».
Il peso di dover affrontare da soli la malattia e la fragilità, non soltanto la propria ma anche quella dei propri cari, può schiacciare. «Per questo - insiste l’assessore - bisogna porre grande attenzione a questi fenomeni, osservandoli e cercando di individuare le soluzioni più idonee». Difficile per un ente locale affrontare da solo questa fragilità sociale, difficile anche intercettare bisogni e criticità nel momento in cui nessuno bussa alla porta e chiede aiuto. «Eppure - dice Grillo Della Berta - il senso è questo, è riuscire ad intercettare questo disagio e provare a colmarlo con maggiori occasioni d’incontro e con una rete di servizi domiciliari sempre più capillare».
Non a caso nel Piano di zona approvato dall’assemblea dei sindaci dell’ambito che lo stesso Grillo Della Berta presiede, sono state definite tra le priorità il potenziamento dei servizio di assistenza domiciliare (Sad), la maggiore integrazione con le prestazioni sociosanitarie (assistenza domiciliare integrata, Rsa aperta…), il mantenimento della collaborazione con la Comunità montana di Sondrio per garantire e sviluppare il servizio di Telesoccorso e Telecontrollo, oltre alla prosecuzione e al potenziamento della collaborazione con lo sportello badanti gestito dalla cooperativa Grandangolo e il rinnovo e l’aumento del contributo in favore dell’Associazione nazionale terza età attiva per la solidarietà (Antea) per ridurre il disagio dei familiari di persone anziane non autosufficienti.
Non soltanto. C’è la necessità di creare maggiori occasioni di incontro, di socialità. «Per questo - spiega l’assessore - abbiamo aumentato, nei limiti del possibile, il budget a favore del centro per anziani di via Maffei. L’associazione organizza attività e momenti importanti che servono a far sentire meno sole le persone».
Tra l’altro, proprio nei mesi scorsi, l’assemblea dei sindaci aveva rivolto un invito tutti i cittadini per il sostegno delle iniziative rivolte agli anziani con un’erogazione liberale.
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