Abbadia , nuova sveglia all’Anas
«Almeno lo stralcio della ciclabile»
La Provincia scrive in Regione per chiarimenti Era stata avanzata la richiesta di aprire il primo tratto «Non sappiamo più nulla, pareva esserci disponibilità»
Immobile. La ciclabile da Abbadia a Lecco potrebbe essere definita semplicemente l’opera immobile del territorio, ferma, chiusa, bloccata. Dopo otto anni dal primo bando d’asta, dopo cantieri aperti e chiusi, fiumi di promesse e tante proteste, è ancora un’incognita.
Lo scorso luglio un incontro in Regione, tra il consigliere provinciale delegato ai lavori pubblici Mauro Galbusera, il sottosegretario Ugo Parolo, e per Anas il referente Anas per l’area del nord-ovest italiano, Dino Vurro, ed i colleghi Erika Avanzi e Giuseppe Zanframundo, oltre agli amministratori di Abbadia e Lecco.
Sul tavolo la richiesta ad Anas di stralciare il primo tratto di ciclabile, un chilometro di percorso dalle Caviate di Lecco a Pradello di Abbadia dal progetto, e completarlo subito. Siamo a fine ottobre e la risposta non è ancora arrivata.
«Proprio in questi giorni sono tornato a scrivere al sottosegretario in Regione, Ugo Parolo, per avere dei chiarimenti, per sapere se Anas ha accolto la proposta di completare almeno questo primo tratto - dice il consigliere provinciale Galbusera -. I responsabili Anas dell’area del nord-ovest Italia, dovevano chiedere ai loro referenti nazionali a Roma il consenso. Doveva essere una risposta celere ma a quattro mesi di distanza non sappiamo ancora nulla. La Regione si era presa l’incarico di fare da coordinamento e ci aspettavamo una risposta già da tempo. Anas aveva dato tutta la sua disponibilità, e per la prossima estate dovrebbe essere pronto il primo tratto, però al momento non sappiamo ancora nulla».
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