Abbadia: Helman
Due milioni di debiti
Nelle casse della Helman Elettronica di Abbadia non c'è più un soldo, mentre i debbiti assomerebbero a due milioni. È l'ultima notizia per i lavoratori dell'azienda specializzata nella realizzazione di ponti radio e apparecchi satellitari che è ormai inattiva dal mese di luglio.
Dopo cinque mesi di difficoltà, a fine dicembre è stato nominato dal Tribunale di Lecco il curatore fallimentare, Pietro Guerrera, che ha incontrato i lavoratori e le rsu: «Dalle prime valutazioni del curatore - spiega Maurizio Oreggia della Fiom Cgil - sui conti correnti dell'azienda sarebbero rimasti circa duemila euro. Insomma, le casse sono a secco e gli unici soldi rimasti sono su due conti correnti che sono stati pignorati da due creditori, probabilmente da due fornitori della Helman».
In base ai calcoli di Guerrera i debiti dell'azienda ammonterebbero a circa 2 milioni di euro, mentre ai lavoratori, solo per gli stipendi arretrati, spetterebbero circa 300 mila euro. L'ufficio vertenze della Cgil si è già attivato per presentare al tribunale di Lecco un ingiunzione di pagamento per mensilità arretrate (da agosto a dicembre): «Ma sembra che sarà difficile riuscire a riavere questi soldi - continua Oreggia - Il curatore ci ha spiegato che l'unico bene della Helman Elettronica sono i manufatti contenuti nel magazzino, che vale circa 2 milioni di euro. Però la chiusura aziendale ha prodotto una svalutazione al 50% dei prezzi di listino, mentre 50mila euro di prodotti sono semilavorati e quindi non hanno alcun valore se messi sul mercato. Inoltre Helman vanta un credito, nei confronti dei clienti, di circa centomila euro. Quindi non è ancora chiaro quanto sarà possibile recuperare dalla vendita dei prodotti di Helman e dal recupero crediti».
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