Abbadia: Helman elettronica
C'è l'istanza di liquidazione
È ufficiale, l'istanza di liquidazione della Helman Elettronica di Abbadia è stata depositata alla cancelleria del Tribunale di Lecco. Tra dieci giorni i 27 lavoratori potranno liberarsi dai lacci di un'azienda ormai defunta. La nota positiva è che il Credito cooperativo di Cremeno sta valutando la possibilità di anticipare la cassa integrazione ai lavoratori.
Tra dieci giorni i 27 lavoratori potranno liberarsi dai lacci di un'azienda ormai defunta. La nota positiva è che un istituto di credito del territorio, il Credito cooperativo di Cremeno, sta valutando la possibilità di anticipare la cassa integrazione ai lavoratori, fuori dalle regole del protocollo, al fine di consentire alle maestranze una boccata di ossigeno dopo cinque mesi di mancata retribuzione.
Il caso Helman si è aperto a luglio, quando le due famiglie proprietarie (Toni e Valeri), a causa di un dissidio, hanno impedito la nomina di un nuovo amministratore, lasciando l'azienda senza una direzione per cinque mesi. In questo lasso di tempo l'azienda ha perso tutte le commesse e i lavoratori non hanno più percepito uno stipendio, non hanno ricevuto l'autorizzazione per la cig (che deve essere firmata dal titolare dell'azienda), non hanno potuto cercare un nuovo posto di lavoro per non perdere i diritti legati alla continuità lavorativa (tfr e contributi).
Sembra ora che il caso Helman si sia avviato sulla strada di una pacifica soluzione: «Abbiamo avuto la conferma che la famiglia Toni ha presentato regolare istanza di liquidazione - spiega Mauro Castelli della Fiom - e ieri una banca si è detta disponibile a valutare un possibile anticipo della cassa integrazione». Rognoni, vicepresidente dell'istituto di credito, presenterà al consiglio di amministrazione di lunedì prossimo la proposta di intervenire a favore della forza lavoro. Un procedimento che potrebbe avere esito positivo grazie alle garanzie assicurate dall'assessore provinciale Fabio Dadati: «Abbiamo interpellato le banche perché riteniamo di poter garantire il loro anticipo economico a favore dei lavoratori. La procedura di liquidazione, una volta approvata dal Tribunale, sarà assegnata a un curatore che, per prima cosa aprirà una cassa integrazione a favore dei lavoratori. Il percorso è certo, si tratterebbe solo di anticipare i tempi, al di là delle prescrizioni protocollari dell'intesa con le banche».
Anche il presidente dei Tribunale, Renato Bricchetti, ha assicurato che entro una decina di giorni l'iter burocratico sarà concluso e l'intera vicenda passerà sotto la gestione di un esperto nominato dal Palazzo di Giustizia lecchese.
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