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Martedì 29 Novembre 2011
A Lecco il Btp day
è stato un successo
È positivo il bilancio lecchese del Btp-day. Nelle banche del territorio la sottoscrizione dei titoli di stato è stata buona e superiore a quella di un giorno medio, con percentuali che oscillano tra il 30 e il 300%. Questo evidenziano i primi bilanci della giornata dei Btp.
È stata una dimostrazione di patriottismo o comunque di fiducia nelle capacità di ripresa italiana? O i risparmiatori lecchesi sono andati in banca per sfruttare l'opportunità di non pagare le commissioni bancarie di negoziazione (pari allo 0,5%) sulla sottoscrizione dei titoli del debito pubblico? È possibile che abbiano influito entrambe le motivazioni alle quali va aggiunto il tam tam mediatico degli ultimi giorni. Fatto sta che l'Abi (l'Associazione bancaria italiana), che ha promosso la giornata di ieri (che sarà ripetuta lunedì 12 dicembre), può dirsi soddisfatta.
Aldo Calvani, direttore generale della Banca lecchese, cinque filiali (Lecco, Monza, Oggiono, Merate e Mandello) e 270 milioni di masse amministrate: «Da parte della nostra clientela c'è stata stata una buona risposta, con un discreto valore delle transazioni. Come prima impressione - nota Calvani - direi che il numero delle sottoscrizioni è stata superiore del 30-40% rispetto ad un giorno medio. La maggior parte degli acquisti ha riguardato importi fino a cinquemila euro (il taglio minimo per i titoli di Stato è di mille euro, ndr), ma ci sono state anche sottoscrizioni per importi superiori». Anche all'ufficio titoli della Banca di credito cooperativo di Cremeno segnalano un incremento dei risparmiatori interessati ai titoli di Stato: «Abbiamo riscontrato richieste superiori di una volta e mezzo rispetto ad una giornata media. In genere, le sottoscrizioni sono state per importi di 15-20mila euro. E la stragrande maggioranza dei sottoscrittori aveva già aperto un dossier titoli nel nostro istituto».
Il Btp-day ha funzionato anche agli sportelli della Deutsche Bank. Silvio Ruggiu, responsabile della rete italiana di Db, spiega: «Abbiamo avuto una richiesta che è stata superiore di due-tre volte rispetto ad un giorno tipo. E gli acquisti si dividono quasi e metà tra i risparmiatori che hanno comprato titoli fino a cinquemila euro e quelli che hanno sottoscritto importi superiori, fino a 30-35mila euro».
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