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Sabato 01 Giugno 2013
Calcio Eccellenza
Locatelli al Sondrio
Centrocampista del 1990, è cresciuto nelle giovanili del Como col quale ha giocato in serie C2. Arriva dal Mendrisio, prima lega svizzera, l'equivalente della nostra serie C. Avrà il compito di sostituire in mezzo al campo capitan Poncetta, che ha appeso le scarpette al chiodo dopo 18 stagioni a Sondrio
«Sono un centrocampista completo, visto che so giocare in tutti i ruoli del centrocampo, ma quello che prediligo è quello di centrale davanti alla difesa che imposta. Sono ambidestro e so farmi valere anche nel gioco aereo».
È questa la presentazione che fa di se stesso il nuovo centrocampista del Sondrio. Nato nel settore giovanile del Maslianico, Locatelli è poi cresciuto nel settore giovanile del Como. «Ho esordito in panchina in serie C1 e ho giocato nella Coppa Italia di C2. Dopo Como ho giocato due anni a Cantù in serie D con Spaggiari. Lo scorso anno ho giocato a Mendrisio e quest'anno sarei dovuto approdare al Chiasso nella serie B svizzera, ma sono sorti dei problemi perché la società svizzera non voleva pagare il premio di valorizzazione al Como e al Cantù e quindi sono a Sondrio».
Poteva arrivare al Sondrio prima. «C'erano stati contatti con Mostacchi anche due anni fa - rivela il neo acquisto -, poi ne se fece più nulla».
Non bastasse l'importante curriculum, a certificare la bontà del nuovo arrivato c'è Spaggiari che sicuramente ha avuto un ruolo determinante sia nel convincere l'amico a venire a Sondrio sia in quello di convincere il presidente Mostacchi all'acquisto.
«Sono uno che in campo ama lottare e dare tutto. Non segno molto, ma ai gol preferisco gli assist. Mister Bertani non lo conosco. Il Sondrio l'ho visto all'opera contro il Mariano e il fatto che abbia sfiorato i playoff indica che sia una buona squadra. Speriamo di poter migliorare il piazzamento dello scorso anno». Oltre a portare in alto con il Sondrio, Locatelli spera di rientrare nel grande giro: «L'Eccellenza è un campionato molto seguito. Ha permesso a giocatori che erano usciti dal grande giro di rientrarci. Un po' come è accaduto a Gavazzi». Il talamonese che da Renate e poi approdato in B al Vicenza e in A alla Sampdoria.
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