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Venerdì 03 Maggio 2013
Caspoggio, il commissario:
salvare gli impianti o via le licenze
Voglio assicurare che non è così, perché nella riunione sugli impianti tenutasi recentemente in Comune, cui ho partecipato, i sindaci si sono spesi molto sulla questione, anche al di là di quanto strettamente previsto nel protocollo d'intesa
CASPOGGIOArriva dal commissario prefettizio del Comune di Caspoggio, Sabatina Antonelli, il "placet" al Comitato cittadino "Caspoggio c'è". E' con forza, infatti, che, nel corso della discussione sul conto consuntivo 2012 dell'Unione dei Comuni Lombarda della Valmalenco di martedì, il commissario ha sottolineato l'importanza del Comitato come strumento di democrazia diretta.
«L'ho già detto e lo ripeto pubblicamente, - ha detto Antonelli -. Sono qui per servire lo Stato, su incarico del Presidente della Repubblica, per occuparmi di tutte le vicende che riguardano il Comune di Caspoggio, nessuna esclusa. E mi fa molto piacere constatare che la cittadinanza si è riunita in Comitato, strumento di democrazia diretta per antonomasia. Ci mancherebbe che il Comitato non venga ascoltato. Il Comune di Caspoggio è una casa di vetro e il Comitato verrà ascoltato eccome. La vostra partecipazione è fondamentale».
Musica per le orecchie di Danilo Bruseghini, consigliere di opposizione in seno all'Unione e presidente del neonato Comitato "Caspoggio c'è". Giunto in assemblea in Comune a Chiesa insieme ai compagni di cordata, Oscar Pegorari, già consigliere a Caspoggio, e Achille Tettamanti, Bruseghini ha affrontato il consiglio con consueta attenzione ai dettagli rispetto a tutti i punti all'ordine del giorno per quanto la sua attenzione fosse interamente rivolta al nodo dei nodi scoperti a Caspoggio, ovvero la questione degli impianti.
Che Sabatina Antonelli ha prontamente affrontato approfittando di una schermaglia sui costi del personale in Unione seguita a una sottolineatura polemica proprio di Bruseghini.
«Anche se il ragionamento in atto verte sul conto consuntivo - ha precisato Antonelli - permettetemi un inciso per rassicurare la cittadinanza di Caspoggio circa il lavoro in atto sugli impianti. Siamo in una seduta pubblica e, quindi, approfitto per parlarne a viso aperto. Mi è parso di capire, da quanto emerso durante questa discussione che Caspoggio si senta abbandonata dai sindaci di Chiesa e Lanzada. Voglio assicurare che non è così, perché nella riunione sugli impianti tenutasi recentemente in Comune, cui ho partecipato, i sindaci si sono spesi molto sulla questione, anche al di là di quanto strettamente previsto nel protocollo d'intesa».
«Siamo tutti d'accordo sul punto che gli impianti vadano salvati e, anzi, vadano pure sviluppati. Anche il presidente della Comunità Montana Valtellina, Tiziano Maffezzini, si è mostrato determinato rispetto alla sopravvivenza degli impianti. Certo, da parte dell'avvocato Vismara c'è qualche resistenza, però, ci saranno altri incontri e vedremo di smussare gli angoli, dopodichè, se l'avvocato non se la sentirà di andare avanti, si cercheranno altri gestori interessati» ha concluso. L'Antonelli pensiero, insomma, è chiaro. Più chiaro di così non si potrebbe. Tra l'altro, il commissario prefettizio è pure deciso a non perdere una sola occasione per rilanciare la skiarea caspoggina. «Ho appreso di un incontro al Pirellino indetto da Maurizio Del Tenno fra pochi giorni - ha detto - per una ricognizione dei bisogni in termini di infrastrutture e trasporto pubblico con i presidenti delle Comunità Montane. Ebbene, è un'occasione importante. Porterò alla sua attenzione il problema degli impianti di Caspoggio e, meglio sarebbe, agire come Unione».
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