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Mercoledì 01 Maggio 2013
La Festa del lavoro
Il programma di oggi
Non solo il tradizionale momento di riflessione sulla sicurezza e il ricordo delle vittime degli incidenti sul lavoro (a partire dalle 9.30 Santa Messa e poi cerimonia civile al convento di Colda), ma, per la prima volta, dopo tanti anni, un momento di festa con il concerto alle 17.30 in piazza Garibaldi (anche in caso di maltempo) del gruppo Baraban
Non solo il tradizionale momento di riflessione sulla sicurezza e il ricordo delle vittime degli incidenti sul lavoro (a partire dalle 9.30 Santa Messa e poi cerimonia civile al convento di Colda), ma, per la prima volta, dopo tanti anni, un momento di festa con il concerto alle 17.30 in piazza Garibaldi (anche in caso di maltempo) del gruppo Baraban. La festa dei lavoratori, però, mai come quest'anno è l'occasione di riportare al centro del dibattito le problematiche legate al mondo del lavoro, con la disoccupazione sempre crescente specialmente tra i giovani.
Come ricorda il volantino stesso della manifestazione il lavoro deve diventare una priorità a tutti i livelli. In questo senso, è stata accolta positivamente dai vertici di Cgil, Cisl e Uil la convocazione del tavolo di confronto provinciale da parte del prefetto Carmelo Casabona per il 15 maggio.
«Il fatto che finalmente sia stato convocato il tavolo di confronto provinciale - ha sottolineato Giocondo Cerri, segretario provinciale della Cgil - è positivo visto che è da due anni che lo chiediamo. Bisogna però andare oltre le semplici "fotografie" della crisi: non basta ascoltare i soggetti, ma bisogna finalmente cercare di trovare le soluzioni necessarie».
«Riconosciamo e apprezziamo la sensibilità del Prefetto sulle tematiche del lavoro - ha fatto eco Mirko Dolzadelli, segretario provinciale della Cisl - ma ora deve adempiere a pieno alle sue funzioni di rappresentante del Governo: che il tavolo di confronto non sia un rituale, ma l'inizio di un processo di confronto che sia quotidiano. Per risalire la china serve che finalmente si valorizzino le opportunità che ci sono».
«Abbiamo pensato l'anno scorso - ha spiegato Vittorio Giumelli, segretario provinciale della Uil di Sondrio - che i morti sul lavoro vanno ricordati, ma che l'1 maggio è anche un'occasione di festa e infatti non a caso si chiama Festa dei lavoratori. Così, approfittando anche del fatto che nel 2011 in provincia di Sondrio non c'erano stati morti sul lavoro abbiamo deciso di pensare a qualcosa che ci permettesse di coinvolgere in modo, speriamo massiccio, i lavoratori».
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