Sondrio, l'addio a Franco
La Procura indaga sul rogo

Franco Gentili non c'è davvero più. Quell'uomo sempre pronto a darti una mano, quel viso sempre disponibile a un sorriso, quell'animo buono e semplice, non potevano che riconciliarti con il mondo, spesso duro, insensibile, spietato

SONDRIO C'era tutta la "sua" Sondrio: la sua famiglia, affranta, - le tre sorelle Gianna, Sandra e Valeria, i nipoti -, i vicini di via Lavizzari che ancora non si danno pace per non essersi resi conto prima dell'incendio scoppiato lassù, al terzo piano, e c'erano anche persone che proprio non ti aspettavi, come la suora che a Ponte in Valtellina cura gli anziani del ricovero dove lui - con puntualità disarmante - andava a trovare alcuni vecchi a cui mai faceva mancare un dolcetto.

Franco Gentili non c'è davvero più. Quell'uomo sempre pronto a darti una mano, quel viso sempre disponibile a un sorriso, quell'animo buono e semplice, non potevano che riconciliarti con il mondo, spesso duro, insensibile, spietato. Lui era l'opposto e la città non si rassegna ad averlo perso, tanto che mille sono le voci sulle possibili cause e su quello che si sarebbe potuto o dovuto fare per salvare "il Franco".

La Procura è più che mai convinta che di evento accidentale si sia trattato. Un cortocircuito? Sì, quasi certamente, ma originato da cosa pare difficile poterlo stabilire. Per ora restano sotto sequestro sia l'appartamento del pensionato di 73 anni, sia le altre due unità abitative, mentre il ristorante Open, situato al piano terra, riaprirà i battenti giovedì. Ieri proprietari e gestori erano al lavoro per ripulire i locali e rimettere in funzione la cucina.

E presto al lavoro in quella casa ci saranno anche i tecnici dell'azienda elettrica Aevv, chiamati dalla Procura ad effettuare alcuni sopralluoghi per verificare se l'impianto elettrico dello stabile fosse a norma. Nel quadro ora posto sotto sigilli, i vigili del fuoco hanno infatti evidenziato la presenza - oltre ai quadri elettrici di ultima generazione e dell'elettrovalvola -, anche del cavo del gas. Si tratterà dunque di verificare se ci sono anomalie nelle distanze.

Riguardo invece alle difficoltà che i pompieri hanno incontrato ad intervenire - viuzze strette che hanno obbligato a srotolare 200 metri di manichetta - il sindaco di Sondrio si è subito attivato per capire se in zona esistano o meno degli idranti. Secam ha fornito immediatamente la localizzazione dei cinque punti di allacciamento d'emergenza alla rete idrica, situati tra piazza Quadrivio e piazza Cavour ed ha rassicurato il primo cittadino sulla loro efficienza.

© RIPRODUZIONE RISERVATA