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Martedì 30 Aprile 2013
«Sondrio e Valmalenco
Perché non unirsi?»
«La città conta 23mila abitanti - ha detto a Caspoggio il sindaco di Sondrio, Alcide Molteni - e, fra non molto, non costituiranno più una massa critica sufficiente per portare avanti alcune questioni nodali. Per cui credo che sarebbe interessante, sia per Sondrio, sia per la Valmalenco, avvicinarsi e, addirittura, unirsi, per formare una sola entità utile ad entrambe»
«La città conta 23mila abitanti - ha detto - e, fra non molto, non costituiranno più una massa critica sufficiente per portare avanti alcune questioni nodali. Per cui credo che sarebbe interessante, sia per Sondrio, sia per la Valmalenco, avvicinarsi e, addirittura, unirsi, per formare una sola entità utile ad entrambe. Del resto la Valmalenco è sempre stata la montagna di Sondrio e Sondrio è la città di riferimento della Valmalenco. È un discorso di prospettiva, questo è chiaro, perché sono ragionamenti difficili da fare, considerato solo i distinguo che emergono fra la città e le sue frazioni. Dico solo che vale la pena di cominciare a pensarci. Perché sono convinto che, neanche fra molto tempo, alcuni servizi potrebbero essere associati fra Sondrio e la Valmalenco intera. Dopodiché, per il futuro, sono altrettanto convito che l'unico ente destinato a sopravvivere e a potenziarsi è il Comune. Non certo la Provincia, con cui ho un ottimo rapporto, ma che è in bilico perpetuo per via della volontà ormai conclamata di chiudere questi enti, né la Comunità montana, che potrebbe andare, quantomeno, a mutare del tutto il proprio ruolo. Per questo dico che il nostro futuro si gioca sui Comuni, allargati, però. E in questo solco la Valmalenco dovrebbe inserirsi considerati anche i problemi che si trova ad affrontare».
Secondo Molteni, in una parola, questo è il momento di mettersi insieme, lavorare insieme, sia in valle sia fuori valle. «Ho seguito la vicenda caspoggina anche perché, comunque, qui sono cresciuto e mi sono formato - ha detto Molteni -. E ho visto che il sindaco dimissionario si è trovato da solo e non doveva succedere. Qualcosa nel sistema non ha funzionato. E non può essere. Se si vuole andare avanti, bisogna farlo insieme. Come valle, con Sondrio, con tutto il contesto provinciale».
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