
Homepage / Sondrio e cintura
Martedì 23 Aprile 2013
I commercianti alla sfida
"Andiamo oltre la crisi"
«Si può fare». Nonostante le difficoltà legate alla crisi, il livello record delle tasse, i mancati pagamenti della pubblica amministrazione, il crollo dei consumi, oggi gli imprenditori di Confcommercio Sondrio vogliono mettere in campo alcune idee per rilanciare l'economia e far ripartire la crescita
SONDRIO«Si può fare». Nonostante le difficoltà legate alla crisi, il livello record delle tasse, i mancati pagamenti della pubblica amministrazione, il crollo dei consumi, oggi gli imprenditori di Confcommercio Sondrio vogliono mettere in campo alcune idee per rilanciare l'economia e far ripartire la crescita.
Idee che sono state raccontate in un filmato e trasmesso nel corso del workshop «Si può fare», ieri pomeriggio alla sala Martinelli della Camera di Commercio di Sondrio. Le immagini hanno immortalato le idee e i progetti di 22 commercianti di Valtellina e Valchiavenna. Le ricette sono tante. Per Armando Lanzetti, titolare del Wine Hotel Retici Balzi di Poggiridenti, è fondamentale «l'attenzione ai prodotti del territorio, presentati in modo professionale».
Allo stesso modo, Pierpaolo Ciapponi del Bar Tourist di Sondrio ha sottolineato l'esigenza di puntare su «un turismo fortemente enogastronomico». Da non dimenticare, poi, l'innovazione che, per Marta Raschetti, del ristorante pizzeria La Fermata di Sondrio significa «cercare di offrire qualcosa di nuovo, che non viene offerto altrove»; per Luca Pettinato, del "Ricircolo" di Morbegno, invece, è soprattutto una questione di relazioni, di «ribaltare la crisi, capire cosa manca e ricreare una rete di legami e di condivisione di valori».
Da non trascurare, infine, il fatto «di essere preparati e fare il proprio lavoro con entusiasmo, visto che la disponibilità paga» (Igor Micheroli, dell'omonima enoteca di Chiavenna) e la necessità «di mettere sempre la comunicazione in primo piano». (Mario Saligari dell'Hotel Saligari di Verceia).
Queste idee e speranze degli operatori del commercio, del turismo e dei servizi di Valtellina e Valchiavenna sono condivise anche dal loro numero uno, il presidente di Confcommercio Sondrio, Marino Del Curto.
«Il mondo sta cambiando - ha evidenziato lo stesso Del Curto - e dobbiamo cambiare anche noi. I punti di riferimento e i modi di operare non possono più essere quelli del passato. Le imprese sono in grosse difficoltà per colpa di una intollerabile pressione fiscale, di una burocrazia vessatoria, di un costo del lavoro troppo gravoso e di un accesso al credito sempre più stretto e tortuoso. In questa situazione nessuno ha la bacchetta magica, ma siamo convinti che chi può risollevare le sorti dell'economia siamo noi imprenditori».
Una situazione difficile evidenziata a parole anche dagli imprenditori che hanno partecipato al filmato "Si può fare" e poi illustrata con numeri impietosi anche da Mariano Bella, direttore dell'Ufficio Studi di Confcommercio.
In provincia di Sondrio, ad esempio, nel 2012 ha chiuso il 6% delle attività dei settori del commercio, turismo e servizi e questa è stata la percentuale più alta a livello regionale.A livello nazionale, invece, i dati dimostrano che a fronte di una pressione fiscale elevatissima (55%) e in crescita di oltre il 2,5% negli ultimi dodici anni, corrisponde una riduzione del Pil dello 0,2%.
«Se si riduce il numero di imprese - ha commentato Bella - calano anche l'occupazione e i soldi che circolano. La politica non ha ancora piena consapevolezza di questa situazione, ma per uscirne servono una minore pressione fiscale, il pagamento dei debiti da parte della pubblica amministrazione e che venga resa, insomma, un po' più semplice la vita delle imprese».
© RIPRODUZIONE RISERVATA