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Venerdì 01 Marzo 2013
Madesimo, sequestrato
chalet di imprenditore
Un appartamento di lusso sul ramo lecchese del Lario, uno chalet a Madesimo e due barche (di 14 e 6 metri): sono queste le proprietà che la Guardia di finanza di Venezia ha sequestrato a un imprenditore di San Marino che dichiarava un reddito di 12mila euro (al di sotto della soglia di povertà) e che è stato arrestato
I sequestri lecchesi nei confronti di William Colombelli, presidente della società di San Marino Bmc Broker Srl, rientrano nell'operazione portata a termine dalle fiamme gialle con l'arresto per associazione a delinquere finalizzata all'evasione fiscale di imprenditori veneti di spicco: Piergiorgio Baita (amministratore delegato di Adria Infrastrutture), Claudia Minutillo (amministratore delegato di Adria Infrastrutture), Nicolò Buson (responsabile amministrativo di Mantovani Spa) e, infine, William Colombelli con proprietà nel Lecchese e in Valtellina.
Sono tutti accusati anche di aver utilizzato fatture false per un importo complessivo di 10 milioni di euro nei lavori del Mose, il sistema di sicurezza contro l'alta marea gestito dal Consorzio Venezia Nuova. I finanzieri hanno fatto un sequestro preventivo per quasi 8 milioni di euro (fra questi le proprietà nelle province di Lecco e Sondrio).
A Colombelli sono state sequestrate anche auto e moto di lusso, oltre a una collezione di armi. Il nome di Piergiorgio Baita è invece legato anche alla prima grande inchiesta su Tangentopoli, quella che ha portato alla condanna di Gianni De Michelis.
Ex direttore del Consorzio Veneto Disinquinamento e della società Iniziativa, nel '92 venne arrestato con l'accusa di concorso in corruzione, perché sospettato di aver gestito la spartizione dei lavori per una bretella autostradale in Veneto. Ma al processo venne ritenuto estraneo alle accuse e assolto con formula piena. Le indagini della Finanza proseguono per verificare quale utilizzo abbiano avuto i dieci milioni relativi alle false fatture.
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