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Domenica 17 Febbraio 2013
Il Bim e il caso spot
Cioccarelli non ci sta
«Vorrei ribadire che i 200mila euro stanziati per la promozione del territorio non vengono in alcun modo dai sovraccanoni bensì da proventi del tutto straordinari frutto di oculati investimenti - spiega Carla Cioccarelli, presidente del Bim -. Nulla è stato tolto ai Comuni, anzi, è previsto un contributo di circa un milione di euro da destinare agli Uffici di piano, allo scopo di soddisfare una richiesta esplicita dei sindaci»
«Vorrei ribadire che i 200mila euro stanziati per la promozione del territorio non vengono in alcun modo dai sovraccanoni bensì da proventi del tutto straordinari frutto di oculati investimenti - spiega Carla Cioccarelli, presidente del Bim -. Nulla è stato tolto ai Comuni, anzi, è previsto un contributo di circa un milione di euro da destinare agli Uffici di piano, allo scopo di soddisfare una richiesta esplicita dei sindaci».
E anche gli spot della discordia sarebbero stati «sollecitati dagli operatori». Di qui l'idea di «investire una somma ingente, è vero, in un'operazione su scala nazionale che, altrimenti, non sarebbe stato possibile realizzare. Siamo invasi dal Trentino, che occupa stabilmente gli spazi pubblicitari dei network nazionali, era tempo che anche la Valtellina potesse usufruire di un canale privilegiato per la promozione qual è quello televisivo. Il Bim lo ha reso possibile attingendo a entrate straordinarie, senza nulla sottrarre ai Comuni».
Per quanto riguarda il metodo adottato, Cioccarelli conferma «di aver incontrato il presidente della Provincia Massimo Sertori, con il quale ho parlato di questa iniziativa, e di aver chiesto e ottenuto dalla Camera di commercio l'autorizzazione per l'utilizzo del marchio Valtellina. Comprendo bene le esternazioni del sindaco di Sondrio e le inquadro nella più banale polemica politica. Anche perché proprio un anno fa aveva contestato i piccoli contributi che il Bim dà alle associazioni, definendoli "a pioggia", e ora ci attacca per aver concentrato troppe risorse su un'iniziativa. Che almeno si decida».
E poi via alla staffilata finale: «Per essere sindaco del capoluogo e per la professione che svolge non pretendo certo che comprenda le problematiche degli operatori, la crisi e la disoccupazione. Il turismo crea occupazione e indotto, quindi riveste un ruolo strategico per l'economia provinciale. Se gli operatori sono venuti da noi è perché non hanno trovato un riscontro presso altri enti e, come Bim, siamo stati ben felici di poter fare qualcosa per aiutare l'economia. Auspichiamo che questo intervento possa essere efficace».
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