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Venerdì 15 Febbraio 2013
Talamona, ritardi nel Pgt
Chieste le dimissioni di Riva
La minoranza talamonese chiede la testa del sindaco e della sua giunta per il «grave ritardo nell'approvazione del Piano di governo del territorio, ritardo che ha contribuito ad ingessare l'attività edilizia in paese, già fortemente gravata dalla crisi, penalizzando i diritti dei cittadini e le aziende del settore»
L'opposizione, guidata dal capogruppo Andrea Maffezzini arriverà in consiglio comunale con le armi affilate, pronta a colpire la maggioranza sul Pgt, evidenziando «le responsabilità politiche e la negligenza amministrativa che non può avere scusanti nel momento in cui si esige il rispetto delle scadenze legislative».
Senza Pgt i cittadini talamonesi non potranno «effettuare la compravendite di terreni edificabili, costruire nuovi edifici, ristrutturare e pertanto attingere alle agevolazioni statali che scadono a giugno, non si potrà cambiare la destinazioni d'uso degli immobili con un ulteriore aggravio della crisi del settore edilizio con conseguente perdita di commesse e posti di lavoro per le imprese». Conseguenze dirette sulla vita dei cittadini e sul lavoro, ma questa «grave situazione si ripercuote anche sulle casse comunali in termini di minori entrate per quanto riguarda l'imu e gli oneri di urbanizzazione», aggiungono dall'opposizione.
«Il ritardo c'è stato, questo è innegabile, ma il problema non riguarda solo Talamona». Parla il sindaco Italo Riva, rispondendo alle accuse della minoranza. «Di fronte ad un ricorso che avrebbe comportato il rischio di ulteriori spese per il Comune, abbiamo preferito aspettare, perdendo però tempo prezioso, che non è stato possibile recuperare. Quel che adesso ci preme fare è arrivare al più presto alla stesura della Vas, ma di questo si stanno occupando i professionisti, la commissione ha già esaurito il suo compito, poi si porteranno gli elaborati all'adozione e i cittadini potranno presentare le loro osservazioni, prima dell'approvazione definitiva».
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