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Sabato 09 Febbraio 2013
Cosio, furto al Crai
in pieno pomeriggio
Cinque persone, individuate dalle telecamere interne al negozio, sono entrate alla spicciolata e hanno nascosto sotto cappotti e giacconi bottiglie di liquori e profumi per un valore di 250 euro, riuscendo ad allontanarsi prima dell'arrivo dei carabinieri
COSIO VALTELLINO - Furto di liquori e profumi al supermercato Crai di Regoledo, nella centralissima via Roma. È successo in pieno pomeriggio. Cinque persone, tre uomini e due donne sono entrate nel supermercato separatamente. Ci sono le telecamere a circuito chiuso che hanno registrato tutto, orari di ingresso e di uscita, ma anche le facce dei cinque malviventi.
«Hanno comprato poca roba, una scatola di biscotti, un altro una lattina, spendendo pochi euro - racconta il titolare, Domenico Moiola -. Ma sotto il giubbotto e i cappotti hanno nascosto la refurtiva». In realtà uno dei dipendenti si è reso conto che quelle persone potevano essere sospette, visto che circa un mese fa è successa la stessa cosa, sempre un furto in pieno giorno, con le medesime modalità, per cui il titolare ha avvisato subito i carabinieri che, però, sono arrivati sul posto, quando i ladri si erano già dileguati.
«Abbiamo sospettato che non fossero clienti come tutti gli altri - ancora il titolare - parlavano con un accento straniero e poi, visto che c'era un precedente, ci siamo allarmati e abbiamo allertato subito le forze dell'ordine». Purtroppo la banda ha agito in fretta, forse si è resa conto di essere stata scoperta, ma qualcuno è riuscito a leggere la targa di una delle due auto con le quali i malviventi sono fuggiti, dopo essere usciti in tutta fretta dal supermercato.
Dai banconi della Crai, è stata sottratta una refurtiva (tra profumi e alcolici) del valore di circa 250 euro. Le bottiglie sono state nascoste sotto i cappotti, nelle tasche interne da dei professionisti, abituati a girare nei supermercati per sbarcare il lunario.
Si tratta di una banda, ma saranno le indagini, affidate ai Carabinieri della caserma di Morbegno, a dare un nome e un volto ai responsabili.
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