Editoriali / Sondrio e cintura
Venerdì 01 Marzo 2019
Viale del commercio nel nome di Tirelli
Scoperto ieri sulla strada di arroccamento fra Sondrio e Castione il cartello con il nome di Bruno
Franchetti: «Imprenditore lungimirante che ha aiutato il paese» - Il figlio Antonio: «Ci ha trasmesso i suoi valori»
Un «piccolo segno di riconoscenza», per «rendere testimonianza a colui che ha saputo seminare i valori del progresso e del lavoro» sul territorio del paese.
Così il sindaco di Castione Massimiliano Franchetti ha definito la scelta di intitolare a Bruno Tirelli la strada di arroccamento che dà accesso alle attività commerciali nella zona fra Sondrio e Castione, “battezzata” ufficialmente ieri mattina.
A tagliare il nastro e scoprire il nuovo cartello con l’indicazione “viale B. Tirelli” è stato, insieme a Franchetti, il presidente del gruppo Iperal Antonio Tirelli, figlio di Bruno, davanti ad un nutrito gruppo di rappresentanti delle autorità locali, collaboratori e fornitori dell’azienda, operatori dell’area commerciale, prima della benedizione impartita dal parroco di Castione don Ezio Viganò. «Oggi manteniamo una promessa fatta qualche anno fa – ha detto Franchetti -, ricordando il signor Bruno che fu pioniere delle attività commerciali a Castione. Il legame del nostro Comune con la famiglia Tirelli ha radici antiche e, al netto delle critiche di cui a volte è stato fatto oggetto, è stato, è e sarà sempre un rapporto di collaborazione leale e trasparente, che porta benefici all’imprenditore lungimirante e alla comunità di Castione».
Franchetti ha rievocato i suoi ricordi di ragazzo del market all’ingrosso della famiglia Tirelli e del cantiere per il primo ipermercato, e ha rimarcato come l’amministrazione sia «grata ad Antonio Tirelli, perché nel giusto rapporto di collaborazione e sviluppo, e soprattutto di stima, ha dato la possibilità al nostro paese di seminare opere importanti», citando il completamento della circonvallazione e dell’auditorium nella chiesa di San Rocco. E l’intitolazione della strada è «un ringraziamento espressione di una comunità che è orgogliosa di guardare negli occhi, ricambiata, l’imprenditore lungimirante», ha rimarcato il sindaco.
«Sarò sempre orgoglioso e onorato di vedere questo cartello, passando di qui», ha detto Antonio Tirelli, che nel suo intervento ha ricordato il percorso del padre, che «partendo da niente ha realizzato un’azienda importante, con tenacia e portando sempre avanti una visione di confronto con il mercato fuori provincia», e ha sottolineato il «legame forte» con il territorio provinciale e con Castione in particolare, dalla fine degli anni Sessanta alla «grande sfida» di aprire il primo supermercato. «Papà era un burbero benevolo - ha proseguito Tirelli -, con il suo esempio è riuscito a trasmettere i suoi valori: impegno, tenacia, concretezza e umiltà».
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